Inaugurato l’affresco “Historia memoria populi Dei” nella chiesa di San Carlo a Isola del Liri

Grande festa nella Chiesa di San Carlo a Isola del Liri, sabato 7 dicembre, per l’incontro zonale delle Confraternite e per la solenne benedizione dell’affresco Historia memoria populi Dei dell’artista pesarese Claudio Sacchi. La chiesa si è colorata del calore umano e degli stendardi delle confraternite della Valle del Liri, che si sono riunite in assemblea con don Antonio Molle, Direttore dell’Ufficio Diocesano per le Confraternite.

Il vescovo, mons. Antonazzo ha celebrato la Santa Messa comunitaria alla presenza dei numerosi confratelli convenuti. Durante l’omelia il Vescovo ha fatto riferimento alla tradizione che rivolge a Maria l’epiteto di tota pulchra. La bellezza spirituale dell’Immacolata Concezione, Madre di Dio, evoca la pienezza della Chiesa corpo di Cristo, chiamata a rinnovare nella storia il messaggio salvifico di Cristo risorto e vivo. Al termine della celebrazione, si è svolta la cerimonia di benedizione dell’affresco. L’opera è stata realizzata dal maestro Claudio Sacchi, allievo di Pietro Annigoni, il quale basa la sua pittura su una eccellente capacità grafica, lungamente esercitata e rinnovata sulla memoria dei fasti dei pittori rinascimentali. Pittore di formidabile virtuosismo tecnico, come lo definisce il critico Vittorio Sgarbi, Claudio Sacchi ha dipinto sulla parete circolare in fondo alla navata un affresco di 120 metri quadrati, che si aggiunge alle altre opere d’arte, quali le vetrate Dellas dell’artista tedesco Tross, il mosaico del prof. Ranocchi, i bassorilievi in bronzo dell’architetto Mauti, la serie di icone del prof. Landolfi, il concerto di sette campane della Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, che rendono il complesso ecclesiastico di San Carlo unico nel suo genere. Dopo la toccante cerimonia di scopritura, il vescovo Gerardo ha benedetto la straordinaria opera d’arte, che il parroco don Dante Gemmiti ha donato alla comunità in occasione del suo 50º anniversario di sacerdozio. L’affresco rappresenta la storia della comunità parrocchiale e contiene i simboli del territorio, quali la Cascata, il Castello Boncompagni e l’ingresso delle Cartiere Meridionali. Si notano i rappresentanti della società civile: operai, dirigenti, professionisti, una ciociara in costume tradizionale, un carabiniere in alta uniforme, un vigile, una madre che prega per i propri figli, una vedova. L’affresco presenta, inoltre, i rappresentanti della comunità parrocchiale e religiosa, tra i quali spiccano le figure del Cardinale Vincenzo Fagiolo, del vescovo Gerardo e di don Antonio Palombo, amato predecessore dell’attuale parroco. La comunità parrocchiale con la Confraternita della Madonna dei Fiori è guidata da don Dante, raffigurato con il calice alzato, un calice che racchiude le gioie e le sofferenze di tutto il popolo di Dio. Ci sono santi tutelari della parrocchia: San Pio, la beata Madre Teresa, la Madonna dei Fiori, che piedi cammina verso il popolo per donare suo Figlio Gesù. Al centro dell’affresco domina l’icona del Christustriumphans, opera dell’iconografa Gentili Viscardi. In tal senso, tutta la pittura esalta il presente che trascende il quotidiano, avvolto dalle nuvole che rappresentano l’immanenza divina nelle cose più semplici ed umili. La luce, i colori e la prospettiva creano un movimento continuo di tutte le figure verso il Cristo risorto e vivo, il quale illumina la storia e invita ad accogliere il suo abbraccio.

Carlo Giovannone

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