Maria SS.ma di Canneto

Riconos. civile 24.12.1998 – Tel. 0776/691106

Consiglio di amministrazione

Rettore: Don Antonio Molle
Componenti: Mons. Luigi Casatelli, Mons. Dionigi Antonelli, Mons. Mauro Milanese, Suor Pia Donarelli, Tommaso Evangelista, Diac. Gianni Urbini e il sindaco pro-tempore di Settefrati. Nuovo Santuario

Il Santuario Maria SS.ma di Canneto è situato nel comune di SETTEFRATI, in Valle di Comino (ALTA TERRA DI LAVORO) Cenni di una chiesa di S.Maria di Canneto esistente sulle sponde del Melfa prime del Mille, si rinvengono nel “Chronicon” dell’abbazia di S.Vincenzo al Volturno, che sorgeva sul versante opposto del massiccio del Meta, ma essi non sono rigorosamente attendibili, perché provenienti da documenti scuri.

La prima notizia certa della sua esistenza risale al 13 Dicembre 1288, quando papa Nicolo IV, su richiesta fatta a suo tempo dal vescovo di Sora Pietro Gerra (1267-1278), con un suo rescritto concedeva la regola benedettina a un collegio di presbiteri e di chierici, che in quell’epoca officiavano la chiesa di S.Maria di Canneto in Diocesi di Sora, e che in tal modo si trasformavano in una comunità o prepositura alle dipendenze di Montecassino.

Nel 1392 la comunità era formata dai seguenti religiosi: l’abate fra Giacomo Di Angelo, fra Biagio Macerelle, fra Nicola e fra Biagio Di Stefano. Ma in quell’epoca i monaci non dimoravano più a Canneto, bensì in una borgata di Settefrati, dalla quale continuavano ad officiare il santuario.

Il 25 Novembre 1475 i cardinali Bartolomeo di S.Clemente e Giuliano di S.Pietro in Vincoli che poi divenne Papa Giulio II, concedevano alla chiesa di S.Maria di Canneto una indulgenza di 100 giorni da potersi lucrare in cinque festività, tra le quali l’Ottava dell’Assunzione, divenuta poi la festa primaria del santuario.

In quegli anni i benedettini cassinesi avevano lasciato definitivamente quel luogo sacro e la chiesa veniva affidata ad abati commendatari del clero secolare. Anche a Montecassino, l’abbazia-madre, era sotto regime commendatario.
Tra questi abati si distinse il preposito d. Federico De Mamilion, prete spagnolo (…1530-33), che prolungò la chiesa a tre navate, aggiungendovi il transetto ed 11 stanzette per abitazione al primo piano, che sono rimaste fino ai nostri giorni.

L’8 giugno 1569, il vescovo di Sora Mons. Tommaso Gigli univa il grande beneficio di S.Maria di Canneto al seminario di Sora, da lui istituito di recente, per sostenere economicamente gli alunni, che qui si preparavano al sacerdozio.
Da quella data il santuario di Canneto rimase alle dipendenze del seminario di Sora e i rettori del pio istituto divennero nel contempo anche i rettori di Canneto per ben quattro secoli fino al 1972, quando le due istituzioni si separarono di nuovo seguendo ciascuna la propria strada.

Negli ultimi due secoli la chiesa ha avuto vari restauri, abbellimenti ed ampliamenti: negli anni 1853-57, 1890-94, 1921-24 e gli ultimi, negli anni 1951-68, con il prolungamento dell’abside, il nuovo altare e il nuovo trono della Madonna, prima della ristrutturazione generale del santuario.

Dal 1968 in poi l’Amministrazione del santuario proseguì tenacemente un unico obiettivo: portare a termine il restauro, cercando di riarmonizzare le strutture vecchie con quelle nuove realizzate dal 1951 in avanti.
Ma, dopo vari tentativi progettuali, con la venuta del nuovo vescovo di Sora Mons. Carlo Minchiatti, che era animato dai più nobili propositi verso il nostro santuario, si optò per la soluzione radicale: dare a Canneto una nuova chiesa più ampia, luminosa e, sotto ogni aspetto, più funzionale, concepita in un progetto unico ed organico con la foresteria e più rispondente alle norme liturgiche di oggi, scaturite dal Vaticano II, e alle esigenze del pellegrinaggio di Canneto, cresciuto in questi decenni in numero ed in qualità.

A tale proposito nel Dicembre 1973 l’Amministrazione del santuario bandiva un concorso interregionale tra architetti ed ingegneri per un “Progetto di massima” della nuova chiesa, che si concludeva nel Febbraio 1975. Tra i 36 elaborati presentati fu scelto e realizzato il progetto contrassegnato dalla sigla: “1963 – Rinnovamento – 1975”, appartenente all’Ing.re Paolo Garroni di Roma.

I lavori iniziarono nel 1978 e si protrassero per cinque anni, durante i quali la statua della Madonna e tutta l’organizzazione del santuario furono ospitati nella Casa salesiana “E.Vitti” di Canneto.

Il 18 agosto 1983, giorno dell’inaugurazione della nuova chiesa rimarrà una data memorabile. Negli anni immediatamente susseguenti si completava anche la nuova foresteria. per il santuario di Canneto iniziava un nuovo cammino e un futuro, ricco di promesse.

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