Città diverse dalla comune origine
417 anni di fede e tradizioni
Ogni anno, nel giorno di lunedì dell’Angelo, le due comunità di Castrocielo e Colle San Magno, da secoli, ricordano la loro comune origine con il bacio delle due Madonne; gesto che evoca il senso profondo, effettivo e reale della Pasqua perchè il suo frutto è vivere nell’amicizia, nell’incontro e nelle tradizioni tramandate dagli antenati.
Infatti dal 1601, i partecipanti si incontrano presso la montana chiesa di Santa Maria Assunta sita nel luogo che ha dato origine alle due comunità, sul Monte Asprano, abbandonato poi dagli abitanti che scesero a valle per fondare gli insediamenti ubicati nei due versanti opposti della montagna cioè proprio Castrocielo e Colle San Magno.
Nella comune chiesa madre di Santa Maria Assunta un tempo erano conservate delle reliquie poi trasportate a Castrocielo; per questo motivo si creò uno scontro tra i due paesi, ricomposto e rinnovato annualmente nel segno di una pace ritrovata proprio con il rito che prevede il bacio delle rispettive Madonne in quel luogo.
La cerimonia inizia di buon mattino, soprattutto per la comunità di Castrocielo, e ciò non soltanto in previsione del lungo percorso montano che, per le sue frequenti asperità, impone lentezza ai pellegrini ed, ancor più, ai portatori della statua della Madonna, ma anche e soprattutto a causa di un “primato” che Castrocielo deve conservare rispetto a Colle San Magno. Infatti il ritrovo presso la chiesa parrocchiale di Santa Lucia è alle prime ore dell’alba; celebrata la Santa Messa del lunedì in albis, si parte alla volta della chiesa montana. Il percorso è a tratti impervio e prevede che la statua, portata a spalla, venga deposta più volte su grossi massi di pietra detti “posature” ossia “poggiatoi”; la sosta è utile per un momentaneo ristoro dei pellegrini e a liberare l’immagine sacra da possibili ingombri, come la corona, o parti più esposte a incidenti come il Bambino. Prima dell’ultimo sentiero la statua rientra in possesso delle insegne e del Bambino e si svolge il rito del saluto diretto verso il santuario della Madonna di Monte Leucio, colle avamposto della catena degli Aurunci. In rappresentanza dei presenti il saluto è compiuto dal portatore dello stendardo che muove la grande asta e il pesante tessuto secondo precisi movimenti.
All’arrivo la processione, pur incontrando quasi di fronte la chiesa, vi entra dopo averne attraversato il perimetro secondo un’ antica usanza forse di origine pagana: prima la processione di Castrocielo e poi, al suo arrivo, anche quella di Colle San Magno. Proprio all’incontro delle due mulattiere avviene il rito dell’inchinata, meglio conosciuta col nome di bacio delle due Madonne: le due statue vengono inchinate dai portatori proprio come se le effigi mariane si scambiassero un saluto.
Da diversi anni le due comunità, sopite le rivalità d’un tempo, partecipano, poi, ad una comune celebrazione eucaristica per assistere, infine, agli scherzi pirotecnici e consumare armoniosamente una ricca colazione pasquale prima di far ritorno nei rispettivi paesi.
Andrea Marinelli
Foto Don Natalino Manna
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