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Sora, l’Arma dei Carabinieri ha rinnovato la devozione alla Virgo Fidelis

La Messa è stata presieduta dal vescovo Antonazzo in Cattedrale martedì 21 novembre

Martedì 21 novembre, presso la Cattedrale Santa Maria Assunta di Sora, il Vescovo Gerardo Antonazzo ha presieduto la messa solenne in onore della Virgo Fidelis, patrona dei Carabinieri. Fu Papa Pio XII, l’8 dicembre 1949, ad istituire questo giorno e il titolo di Maria, Vergine Fedele, quale protettrice dell’Arma, prendendo spunto dalla raffigurazione dello scultore ed architetto Giuliano Leonardi. Questi rappresentò la Vergine che, in atteggiamento raccolto, con una lampada accesa in mano, leggeva in un libro un versetto dell’Apocalisse, “Sii fedele sino alla morte”. Hanno partecipato alla celebrazione molti sindaci e rappresentanti delle istituzioni locali, insieme al capitano Domenico Cavallo, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Sora e ai colleghi, che ricoprono la medesima carica nei comandi presenti nelle aree limitrofe. Esprimendo la propria gratitudine per il momento vissuto insieme “come amici e credenti”, il Vescovo ha considerato la condivisione di questa Eucaristia, quale “festa di famiglia”. E, prendendo spunto dalla liturgia della parola, nel corso della sua omelia, ha esortato tutti a vivere gioiosi, perché “Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi”. Così, anche nei momenti di crisi, ha evidenziato il presule diocesano, rimane viva la certezza che il Signore si fa presente, per abitare ogni spazio dell’esistenza. Antonazzo è entrato nel cuore del Vangelo e ha offerto una lettura intima dell’incontro tra Zaccheo e Gesù, citando anche un versetto dell’Apocalisse, “sto alla porta e busso”. In questo modo, ha augurato ai presenti di poter vivere, per intercessione della Vergine Maria, un’esperienza di vicinanza con Dio. Perché, ha ricordato il Vescovo, seppur il Signore non forzi mai l’apertura della porta del cuore, è vero che, quando trova uno spazio per entrare, lo fa per portare la festa e sussurrare quelle parole che, com’è avvenuto per Zaccheo, sanno cambiare la vita. Sostenuti dall’intensità di queste riflessioni, i presenti hanno rinnovato il loro affidamento a Maria, con la lettura della preghiera alla Virgo Fidelis, prima di ricevere la benedizione finale. Al termine della celebrazione, i partecipanti hanno condiviso un momento di convivialità presso il Salone delle Rappresentanze del Seminario vescovile, grazie al servizio offerto dai professori e dagli alunni dell’Istituto Alberghiero “Cesare Baronio” di Sora.

Ivana Notarangelo