Cassino. Festa del Ciao!

Come di consueto l’anno associativo per i bambini e ragazzi di Azione Cattolica ha inizio con la Festa del Ciao, tradizionale e tanto atteso momento per i ragazzi che si ritrovano a condividere il lancio del tema annuale. Questo è stato il punto di partenza dell’anno associativo che ha preso “ufficialmente il via” il 16 Novembre 2014 presso la Chiesa Madre di Cassino: i ragazzi, aiutati da una vera e propria “équipe di inventori”, sono stati chiamati a sperimentare la bellezza del collaborare insieme, scoprire i propri talenti e farne esperienza di gioia e condivisione. La festa è iniziata “catapultando” i ragazzi, provenienti dalle diverse parrocchie del territorio, in una “fantastica città della Scienza” dove hanno sperimentato la bellezza del ritrovarsi insieme, uniti da tanto entusiasmo e dalla volontà di mettersi in gioco. I ragazzi hanno animato la messa della comunità parrocchiale della Chiesa Madre e nel pomeriggio hanno partecipato fattivamente agli ACRLab; dei veri e propri laboratori tematici in cui hanno sperimentato le tematiche dell’iniziativa annuale. Quindi, hanno aiutato lo Scienziato-capo a trovare degli importantissimi strumenti della cassetta degli attrezzi, necessari per il suo laboratorio. Hanno sperimentato l’ “OSSERVARE” mediante il laboratorio dell’estrazione del DNA dove, con l’aiuto di biologi esperti, dal kiwi sono riusciti a ricavare il DNA e a recuperare la LENTE DI INGRANDIMENTO, indispensabile strumento che li ha aiutati a distinguere e a riconoscere i propri talenti; hanno sperimentato il “COLLAUDARE” mediante la realizzazione di un circuito elettrico grazie l’ausilio di un vero e proprio ingegnere, mettendo insieme le proprie capacità i ragazzi sono riusciti a far funzionare il circuito, accendere le lampadina e a recuperare la LAMPADINA, che li ha aiutati a capire che sono luce per il mondo se mettono a frutto i loro talenti per la realizzazione del progetto che Dio ha per ciascuno. Poi, hanno sperimentato l’ “INVENTARE”: i più piccoli, i 6-8 ed i 9-11, hanno inventato e realizzato un progetto vivente dove proprio loro, con i loro corpi, erano i pezzi dell’invenzione; mentre per i più grandi, i 12/14, hanno inventato un’APP: un’applicazione per lo smartphone in grado di risolvere un loro bisogno reale andando a beneficio dell’intera comunità. E’ stato predisposto dai ragazzi un algoritmo in grado di trovare la mappa con l’indicazione dell’ACR più vicina. Da questi laboratori i ragazzi hanno recuperato un INGRANAGGIO, che li ha aiutati a capire che ciascuno di loro è un “ingranaggio”,  uno strumento unico ed indispensabile, ma solo se tutti gli ingranaggi vengono assemblati e lavorano insieme nonostante le diversità, l’invenzione può funzionare davvero. Sono passati poi allo “SPERIMENTARE”: hanno ricevuto la ricetta per preparare una soluzione: una miscela di composti che addizionati nelle giuste quantità, è stata in grado di dare bolle di sapone. Al termine del laboratorio hanno recuperato la PIPETTA CONTA GOCCE, che li ha aiutati a capire che ciascun loro talento deve essere messo a servizio degli altri . Mentre i ragazzi erano immersi nei laboratori, i loro genitori hanno partecipato ad un’attività “Formato Famiglia”, utile strumento per entrare nel vivo dell’iniziativa annuale ed accompagnare i propri figli nel loro cammino di fede in AC. Ciascun genitore ha analizzato il funzionamento di vari elettrodomestici di uso comune e ne ha scelto uno simile alla propria famiglia caratterizzando le somiglianze tra l’oggetto scelto ed i componenti della propria famiglia. Ciascuno dei presenti ha evidenziato come le caratteristiche di ogni componente della famiglia, così come per l’elettrodomestico, non solo sono imprescindibili per il funzionamento della stessa, ma la caratterizzano: la mia famiglia non sarebbe tale se non ci fosse quel componente! Al termine dell’attività i genitori si sono impegnati ad accogliere il progetto che Dio ha per i loro figli prendendo come esempio la famiglia di Nazareth. Al termine dei laboratori, in presenza dei loro genitori, i ragazzi hanno assemblato la cassetta degli attrezzi dello scienziato e ragionato sull’ importanza di ciascuno strumento trovato nei laboratori. Ciascun ragazzo ha preso consapevolezza dei propri strumenti, ovvero dei propri doni, impegnandosi ad adoperarli per dare pienezza alla propria vita. Grazie alla preziosa presenza di Don Fortunato Tamburrini i ragazzi sono stati invitati ad accogliere i propri talenti come un dono del Signore e a riconoscersi discepoli insieme, ciascuno con le proprie risorse uniche ed irripetibili, può contribuire al progetto di amore incondizionato di Dio ed a scoprire ogni giorno la bellezza di vivere alla sequela: solo seguendo i Suoi insegnamenti riusciremo a trasformare la nostra vita nella più bella delle invenzioni. Al termine delle attività i ragazzi e le loro famiglie hanno ringraziato il Signore con la preghiera conclusiva sul brando biblico di riferimento per l’associazione tutta, tratto dal Vangelo di Marco (6,45-52). <<Coraggio sono io>> il Signore lo dice a ciascun ragazzo soprattutto a chi vive le difficoltà della sequela e si rende presente nell’amore delle persone care. Al termine della preghiera i ragazzi hanno ricevuto il ricordino della Festa del Ciao: delle provette con la scritta “Con l’ACR CI RIESCO ANCH’IO”! che esprime il CREDO del Discepolo che non basta aver compreso, sperimentato, osservato per seguire Gesu’ è necessario uno slancio di volontà che solo attraverso la fede diventa possibile. Come le migliori Feste che si rispettano non potevamo fare a meno di festeggiare il 45-esimo compleanno dell’ ACR e concludere la giornata con sorrisi abbracci ed una grande torta. La festa del Ciao è stata arricchita dalla preziosa visita del nostro Vescovo Don Gerardo Antonazzo che ha incontrato i ragazzi e ha partecipato con loro ai laboratori, dalla presenza degli amici di Sora che hanno voluto condividere con noi questa bella e gioiosa esperienza di fede per tutta l’Associazione, dal più piccolo al più grande, in cui ciascuno mette a servizio i propri talenti ed il proprio tempo per coloro che il Signore ci pone accanto nel cammino di fede.

Simona Sarra

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