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La gioia del Sì per sempre

La gioia del Sì per sempre

La Festa degli Innamorati ad Isola del Liri

Domenica 16 febbraio, alle ore 17.30, nella chiesa di San Carlo si è svolta la Festa diocesana degli innamorati, con la partecipazione straordinaria di Beatrice Bocci e di Alessandro Greco, per ribadire a gran voce che ognuno di noi è stato creato da Dio per amare. L’evento è stato realizzato dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della Famiglia, coordinato da don Giovanni De Ciantis.

La festa, a cui hanno partecipato numerosissime famiglie proveniente dall’intera Diocesi, si innesta nell’itinerario della Visita Pastorale del vescovo Gerardo Antonazzo. A tal proposito, emerge la centralità della Famiglia cristiana, la quale, come ribadisce Papa Francesco nell’Amoris Laetitia, ha il compito di abbandonare la logica dell’emarginazione per abbracciare quella della reintegrazione nel nome della Carità. Infatti, oggi il vero problema consiste nel dare la fede ai praticanti, cioè nutrire la comunità eucaristica domenicale. L’attenzione prioritaria è cercare i fratelli lontani, che spesso aspettano un segnale di accoglienza fraterna da parte della comunità e delle famiglie cristiane.

Introdotti dal gruppo Gen (Generazione Nuova del Movimento dei Focolari) parrocchiale “Una città non basta”, diretto da Alessandro Rotondo, per oltre tre ore e mezzo, Beatrice Bocci e Alessandro Greco hanno raccontato ai numerosissimi presenti l’incontro che ha stravolto la loro vita: da quel momento è iniziata una grande storia d’amore e di profonda conversione, che li ha portati a formare la loro “famiglia nel segno di Gesù”. Beatrice e Alessandro hanno raccontato con molta umiltà l’inizio difficile della loro storia e hanno messo in evidenza il ruolo fondamentale svolto da sacerdoti aperti all’Amore, quali don Gigi Verdi e padre Roberto Basilico.

La storia d’amore dei due è raccolta nel libro “Ho scelto Gesù. Un’infinita storia d’amore”, scritto con la collaborazione della giornalista Tiziana Lupi. Nel testo Beatrice e Alessandro, con molta semplicità, ripercorrono il loro straordinario itinerario d’amore dal momento dell’esclusione iniziale fino al matrimonio davanti a Dio, da cui scaturisce l’esperienza delle testimonianze e della preghiera costante nel cenacolo familiare. Le tappe intermedie del loro viaggio passano attraverso i primi bagliori della fede, come nell’incontro spirituale con Padre Pio e nella frequentazione della Chiesa di San Tommaso a Ostina, in provincia di Firenze, dove la Madonna della Riconciliazione continua a svolgere ogni giorno la sua opera di misericordia.

Padre Roberto Basilico riporta nel libro la sua testimonianza: “Incontrando Alessandro e Beatrice per la prima volta, ho visto due persone in difficoltà, che tentavano di parare, per quanto era possibile, i colpi che la vita stava loro dando. Sui loro visi ho letto insicurezza, ho visto sofferenza, ho percepito la richiesta di felicità, ho visto la delusione di non essere compresi fino in fondo… Ma giorno dopo giorno, passo dopo passo, Dio ha reso Alessandro e Beatrice capaci di pazienza, di umiltà e di saper donare se stessi. Li ha forgiati, plasmandoli, è riuscito a tirare fuori la bellezza nascosta… Dio li ha resi capaci di accoglienza, ha dato loro il coraggio di aprire le porte della loro casa, ma soprattutto del loro cuore, a molti fratelli”.

La festa si è chiusa, a sera inoltrata, nel salone del complesso ecclesiastico di San Carlo con un momento di convivialità fraterna, animato dal Gruppo Famiglie della parrocchia e dalla musica organizzata dagli amici della Pastorale Familiare Diocesana.

Tornando a casa, sotto un cielo trapunto di stelle, ognuno di noi ha maturato la sensazione che, oggi più che mai, occorre mettersi in cammino sulle strade che consentono la crescita dell’amore, il quale, pur avendo un progetto comune e stabile, non è mai uguale a se stesso per tutta la vita. L’amore, che comincia come sensazione, è destinato a maturare e a diventare emozione prima, per trasformarsi ancora e diventare sentimento e infine virtù, quando afferma di amare l’altro, perché è un valore indipendentemente da ciò che fa provare. Proprio dall’amore coniugale, che è espressione di una vita familiare cristiana, scaturisce quella testimonianza che sola è in grado di catechizzare con l’annuncio le altre famiglie lontane dalla strada di Gesù.

Carlo Giovannone

Foto Rosalba Rosati