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Premiazione indimenticabile

Premiati gli studenti vincitori del Premio Carlo Acutis 2023

Una prima edizione col botto, grande la partecipazione delle scuole della Diocesi, oltre 100 i lavori presentati, all’insegna della unicità e creatività, affidati alle parole, alle immagini, ai video, ai suoni, alla grafica

Una sala piena di giovani studenti per la premiazione del concorso intitolato a Carlo Acutis, il ragazzo loro coetaneo dichiarato Beato dalla Chiesa, tanti sorrisi ed una certa inevitabile effervescenza, e non solo per la speranza di sentire il proprio nome e la propria scuola tra i premiati, sapendo di aver ben lavorato. Si percepiva un vivo senso di attenzione, di partecipazione e di attesa di qualcosa di bello e interessante. Questo era il clima nella Sala degli Abati a Cassino la mattina del 3 maggio per la premiazione dei migliori lavori ispirati a due frasi del Beato Carlo “La nostra meta deve essere l’infinito, non il finito” e “Sei nato originale, non vivere da fotocopia”, organizzata dalla Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, in collaborazione con l’Università di Cassino e del Lazio meridionale, e con il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Cassino e dell’Ordine forense, rappresentato in sala dal Presidente, avv. Giuseppe Di Mascio, e da alcuni avvocati, fra i quali l’avv. M. Grazia Sacco, facente parte della Commissione.

L’attesa si è fatta ascolto quando ha preso la parola Don Aniello Crescenzi, Direttore dell’Ufficio Scuola, il quale ha ricordato i termini del concorso, per studenti del 2°, 3° e 4° anno delle Scuole secondarie di secondo grado di tutte le zone della vasta Diocesi, ed ha invitato i presenti ad ascoltare come preludio un brano musicale suonato al violino dalla studentessa Nicole Stavole e poi a guardare un breve video, estratto dall’intervista fatta alla Mamma di Carlo Acutis e proiettata per intero il giorno della presentazione del Premio lo scorso 19 gennaio. Le parole della signora Antonia hanno riportato subito la mente e il cuore allo spessore umano e spirituale di Carlo Acutis e alla pienezza della sua vita, per quanto breve.

Il Prof. Diego Picano, che ha curato la segreteria didattica del concorso, in un breve intervento, ha detto ai ragazzi: “Voi avete lavorato non solo per il Premio, ma per conoscere un ragazzo felice: infatti per lui che aveva Gesù nel cuore, la vita aveva un surplus di felicità” e questo fa capire che la vera competenza del vivere è spalancare il cuore a Cristo. Perciò ha spronato a scegliere, per essere più felici, se mettere i nostri passi sulla strada di Carlo Acutis o continuare per la nostra strada.

Don Nello ha ricordato una significativa frase di S. Giovanni Paolo II: “Libertà non significa fare quello che si vuole, ma quello che vale”. Ha poi dato la parola al prof. Toni Iermano, docente di Letteratura italiana all’Università di Cassino e Presidente della Commissione del Premio. Con parole appassionate e appassionanti, partendo dalla propria esperienza, ha parlato della scuola: luogo essenziale della formazione dei giovani, entusiasmo, scoperta di sé stessi, vita. Ha ringraziato per avergli fatto conoscere la figura di Carlo Acutis e ha condiviso riflessioni sulla conoscenza, che significa avere dubbi e andare sempre oltre, verso un nuovo punto di orizzonte; sulla cultura, che è condivisione; sul tempo e sul senso della vita e di come si debba trovare sempre una ragione per poter vivere il tempo e dare una finalità alla ragione del vivere, perché non basta “esistere”, bisogna “essere”, affermando infine che “fare una buona scuola significa fare una buona vita”.

Nuovo, gradito intermezzo musicale, per far ben sedimentare le riflessioni ascoltate, con Nicole Stavole al violino e la voce di Giorgia Russo.

Breve e intenso l’intervento del Vescovo Gerardo Antonazzo, che ha detto di aver appena partecipato ad un “cammino sinodale” di ascolto, importante per capire e condividere. Ha affermato che sì, “essere” è il compimento di sé. Poi ha indicato, sinteticamente, i due punti di riflessione proposti da Carlo: infinito e originalità. Il primo vuol dire non ripetersi e anzi andare sempre più avanti, il secondo indica la creatività: in fondo coincidono. L’infinito è Dio, che è Creatore, cioè originale. La sfida dell’infinito, ha aggiunto, fa bene, provoca ad essere capaci di originalità. La nostra originalità è capace di rendere eterni i nostri atti. L’anello di congiunzione, tra infinito e originalità, è il dubbio, che provoca un processo di avvicinamento graduale di ricerca di verità, andando oltre sé stessi. Perciò, ha detto, ho paura dei praticanti non credenti, non del cristiano del dubbio.

Dopo tali interventi, uno più ricco di spunti dell’altro, si è passati alla proclamazione dei vincitori. Don Nello, a nome della Commissione, presente al completo, di cui facevano parte anche il Prof. Gaetano De Angelis Curtis e la prof.ssa Alessia Di Giorgio, chiamati anche loro a consegnare i premi, ha lodato l’unicità e originalità dei lavori degli studenti, oltre cento, eseguiti in molteplici forme, affidati alle parole, alle immagini, ai video, ai suoni. Il bando prevedeva tre premi, ma il valore degli elaborati ha indotto la Commissione a selezionarne cinque a cui ha riconosciuto una “Menzione speciale”, assegnata all’inizio, con le motivazioni lette dal prof. Diego Picano. I premiati avranno diritto ad un viaggio ad Assisi.

Menzioni speciali:

Morgillo Leonardo, IV A El, ITIS Majorana, Cassino;

Di Mascio Ermes, Liceo Artistico “V. Miele”, Cassino;

Iafrate Cristina e Perruzza Benedetta, IV A IIS Tulliano, Arpino;

Stabile Denise, IV E Liceo “Varrone” Scienze Umane, Cassino;

Classe III A, Istituto Alberghiero “S: Benedetto”, Cassino

Premi:

1° ex aequo: II C Liceo Linguistico, Sora (Sito web dedicato al Beato Carlo Acutis)

1° ex aequo: Capuano Massimiliano, IIS “Medaglia d’Oro Cassino”, Cassino

ex aequo: Michela Picano, Federica Bevilacqua, Flavia Iaconelli, Claudia Baldinelli, Martina Maria Baruta, Classe III D Liceo Classico “Carducci”, Cassino (cortometraggio)

2° ex aequo: Alessandro Lei Bianchi, Andrea Greco, Emanuele Iaquaniello, Felida Lucia Lucido, Raluca Cosmina Romaniuc, classe III D Liceo Scientifico “Pellecchia”, Cassino.

ex aequo: IV A, Liceo Classico, Sora

3° ex aequo: Sofia Del Prete, II B, Liceo Scientifico IIS Pontecorvo.

Il grazie finale di Don Nello è andato, oltre che ai ragazzi, alla Commissione, ai docenti di religione che hanno guidato gli alunni, a tutti gli organizzatori e collaboratori e ai presenti tutti. L’ultimo brano musicale ha segnato la gioiosa conclusione di una mattinata, o meglio di un periodo scolastico stimolante, vissuto dagli studenti con entusiasmo, creatività e partecipazione intensa, nel nome e sull’esempio del loro nuovo amico: il Beato Carlo Acutis.

Adriana Letta