In silenzio, con preghiere e parole cariche di gratitudine, gli alunni e le insegnanti
hanno reso omaggio al Papa della tenerezza e del cambiamento
“Non abbiate paura di sognare cose grandi”. È con queste parole di Papa Francesco che l’Istituto Santa Giovanna Antida Thouret di Sora ha voluto dire il suo personale e sentito addio al Pontefice, scomparso di recente e già profondamente scolpito nel cuore di milioni di persone, credenti e non.
Il 28 aprile, prima data utile dopo i funerali e in linea con le indicazioni ministeriali, l’intera comunità scolastica ha sospeso le attività didattiche per dedicarsi a un momento di raccoglimento, memoria e preghiera.
A guidare la commemorazione, il gestore dell’Istituto, Mirko Raponi, che ha richiamato le parole che Francesco aveva rivolto ai bambini provenienti da tutto il mondo in occasione della Giornata Mondiale a loro dedicata, tenutasi a Roma nel maggio precedente. Un evento a cui avevano partecipato gli alunni dell’Istituto: “Non lasciate che altri siano protagonisti del cambiamento! Voi siete quelli che hanno il futuro!”.
In un’atmosfera densa di emozione, i bambini della scuola primaria hanno ricordato la missione lasciata da Francesco: essere strumenti di pace, capaci di superare i piccoli conflitti quotidiani – le “guerre” tra amici – con impegno e preghiera. A suggellare questo momento, la Preghiera Semplice di San Francesco, filo conduttore dell’anno scolastico in corso.
Le parole del vescovo Gerardo Antonazzo hanno amplificato il messaggio del Pontefice: “I sogni sono come aquiloni: se trovi il coraggio di lasciarli volare, ti porteranno lontano”. È proprio questo il sogno che Papa Francesco ha affidato ai bambini: diventare protagonisti del cambiamento, iniziando dal rispetto per gli altri, per le cose, dall’inclusione a scuola, costruendo un futuro migliore.
Il momento si è concluso con una preghiera corale e un lungo applauso di gratitudine.
Anche i più piccoli non hanno voluto mancare. I bambini della scuola dell’infanzia hanno pregato davanti all’immagine del Santo Padre, mentre i piccolissimi del Baby Center hanno offerto un fiore in silenzio: un gesto delicato, come la tenerezza che Papa Francesco ha sempre riservato ai più piccoli e ai più fragili.
Andrea Pantone