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Scuola di Teologia

Cassino: consegnati Attestati e Diplomi agli studenti della Scuola teologica “San Tommaso”

Dopo tanti rinvii, dovuti alla situazione di emergenza sanitaria e dopo tante lezioni in dad, finalmente un incontro in presenza per gli studenti e i docenti della Scuola Teologica diocesana “San Tommaso”, alla presenza del Vescovo diocesano Gerardo Antonazzo per la consegna degli Attestati a coloro che hanno seguito il quarto anno, e dei Diplomi di studio per coloro che hanno completato i tre anni di corso. Lunedì 20 dicembre, in pieno clima prenatalizio, si è svolto l’incontro nella sala degli Abati in Curia, un incontro particolarmente gradito, amichevole e gioioso. Don Nello Crescenzi, che dirige la Scuola di Teologia, ha introdotto i lavori che sono cominciati nel segno della preghiera, il collante più valido della comunità. Si sono pregati i Vespri, all’interno dei quali il Vescovo ha proposto una profonda riflessione prendendo spunto dal brano di S. Paolo della Lettura breve (1Cor 1,7b-9), che inizia: “Aspettiamo la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo”. Aspettare è un verbo, ha specificato, che non vuol dire l’attesa passiva e inerte, ma al contrario intende un’attesa dinamica, attiva, piena di vigilanza e della tensione verso qualcosa o meglio qualcuno. Attendere, non per nulla, nella sua origine etimologica viene da ad- tendere, tendere verso. A volte accade che non si attende perché manca la speranza; altre volte la gente limita le proprie attese a corto raggio, verso cose materiali e immediate, dentro prospettive umane. Non è certo questa, l’attesa di Dio, “L’attente de Dieu” come la intendeva Simone Weil nel suo bellissimo libro. L’uomo, ha proseguito il Vescovo, deve tendere a qualcosa, cammina verso qualcosa, è homo viator. Così è anche il cammino sinodale che abbiamo appena intrapreso e da gennaio porteremo avanti. Il cammino è la lettura stessa della vita umana, perché la vita stessa dell’uomo, dalla nascita alla morte, è un cammino. Dio ci vuole in cammino verso di Lui che viene. Viviamo perciò questo tempo di Avvento, di attesa. Di questo, ha concluso, ringraziamo il Signore con la preghiera liturgica delle Ore.

Completata la parte dedicata alla preghiera, Don Nello ha spiegato quanto atteso è stato questo momento, che dava il riconoscimento dello scorso anno e di quello prima, poiché tutto era rimasto in sospeso. E così, cominciando dagli attestati per finire ai diplomi, grazie anche al perfetto lavoro di segreteria garantito dalla infaticabile Jole Falese, il Vescovo, con attorno tutti i Docenti presenti, ha consegnato, chiamandolo al centro, ad ogni studente il suo certificato, con foto ad immortalare l’avvenimento, in un’atmosfera festosa e familiare.

Adriana Letta