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Messa Crismale 2024

Sacerdoti, diaconi e fedeli della Diocesi partecipano con il Vescovo alla consacrazione degli oli e al rinnovo delle promesse

Si è svolta nella chiesa Concattedrale di Cassino quella che possiamo chiamare la Festa del Sacerdozio e quindi la festa di tutti i Sacerdoti che, uniti e raccolti intorno al loro Vescovo, vigilano, animano e custodiscono la Chiesa locale. È la Messa Crismale, celebrata il 27 marzo, mercoledì santo. Quando è iniziato l’ingresso in chiesa della processione aperta da ministranti e diaconi, e formata dai presbiteri di tutta la diocesi e chiusa dal Vescovo, sembrava che non finisse mai, tanto era lunga e tanto bello era il colpo d’occhio di fronte a quella fila infinita, bianca per il colore liturgico e composta. Quando, giunti dentro, hanno preso posto, solo in parte sul presbiterio, la maggior parte occupando un settore cospicuo della navata, facevano un grande effetto, si percepiva che la loro era una presenza importante, una componente sostanziale di tutta la comunità diocesana lì rappresentata. Vistosa e importante era anche la presenza delle religiose e massiccia quella dei fedeli, giunti un po’ da tutte le parti della grande diocesi, tanto che la chiesa risultava gremita. A determinare ancor più la straordinarietà della giornata era il magnifico addobbo della chiesa, con una bordatura di fiori ai piedi dell’altare e con il tavolo che doveva sorreggere i sacri oli rivestito di preziosa stoffa e adornato con festoni di rami di ulivo e fiori; e l’animazione musicale era appannaggio del Coro della Cattedrale di Sora, diretto dal M° Giacomo Cellucci, con tanto di Maestri musicisti all’organo, al violino e al violoncello e voci soliste, tutti di primordine. Il tutto era ripreso e trasmesso in diretta streaming sui canali della web tv della diocesi, dal responsabile Francesco Marra con la sua équipe. Insomma, tutto preparava gli occhi e il cuore ad una grande celebrazione. E così è stato. All’inizio il Vescovo Gerardo Antonazzo ha ricordato i sacerdoti deceduti e quelli che in questo anno compiono anniversari importanti di sacerdozio, e poi anche quelli con problemi di salute, rendendo così presenti anche gli assenti, proprio come avviene in una famiglia. Particolarmente emozionante è stato il momento in cui tutti i sacerdoti presenti hanno rinnovato le loro promesse fatte il giorno dell’Ordinazione presbiterale, ribadendo quindi pubblicamente e soprattutto a Dio il loro Eccomi per sempre. Il Vescovo aveva chiesto all’assemblea che tutti gli astanti, ognuno secondo il proprio stato di vita, a quel momento rinnovassero in cuor loro a Dio le proprie promesse fatte, per esempio, all’atto di sposarsi. Quindi il momento è stato davvero toccante per tutti.

Nell’omelia il Vescovo ha fatto una profonda riflessione sul sacerdozio, non solo sulla scelta di esso, ma ancor più su come portare avanti la scelta fatta, perché si è perennemente in cammino per avanzare sempre verso il compimento, la pienezza della fede. Bisogna chiedersi spesso: siamo davvero incamminati verso il compimento della nostra fede, verso Cristo, verso la realizzazione del nostro stato di vita? Farsi domande, discernere sulla propria vita e sul proprio cammino, perché sempre in agguato è la perversione della fede, che è idolatria. Scandalo non è il peccato ma il non voler guarire da esso. Perciò ha raccomandato la direzione spirituale presso una persona saggia e capace, il sacramento della riconciliazione, l’obbedienza evangelica, baluardo della propria fedeltà. Varrà la pena per tutti rileggere l’omelia per intero per meditare e assaporare le numerose suggestioni ed i consigli che contiene.

Anche il rito della benedizione e consacrazione degli oli è stato particolarmente bello e curato. Gli oli sono stati portati processionalmente all’altare in grandi e artistici contenitori di vetro e depositati uno alla volta sul tavolo preparato: l’olio degli infermi, l’olio dei catecumeni e infine l’olio del crisma, a cui viene aggiunto profumo di bergamotto offerto dai vescovi della Calabria. L’olio, invece, proviene da territori confiscati alla mafia, quindi con un significato importante. I canti e le preghiere che hanno accompagnato il rito ne hanno spiegato tutta l’importanza e il mistero. Tali oli, infatti, verranno poi suddivisi tra le otto zone pastorali della diocesi e poi tra tutte le parrocchie che ne fanno parte e serviranno per impartire nel corso dell’anno liturgico i sacramenti: nel Battesimo si useranno olio dei catecumeni e crisma, il crisma servirà anche per la Cresima, l’Ordinazione di presbiteri e vescovi e la consacrazione di chiese e altari; l’olio degli infermi per l’unzione degli infermi. Servono dunque per il popolo di Dio nelle varie tappe della vita cristiana. Prima della Benedizione conclusiva, il Vicario diocesano Mons. Alessandro Recchia, ha preso la parola per ringraziare a nome di tutti il Vescovo Gerardo. Quando l’assemblea si è sciolta, ne era passato di tempo, ma quasi dispiaceva che fosse finita una celebrazione tanto importante e suggestiva, piena di significati e vissuta in una straordinaria unità e comunione.

Adriana Letta