Pescocanale accoglie il suo vescovo con affetto e calore. La concelebrazione solenne, voluta dal parroco e dal comitato feste patronali, su sollecitazione di tutta la comunità, ha vissuto momenti intensi soprattutto durante l’omelia.
Monsignor Gerardo ha, con la lingua della mitezza, della fermezza e della tenerezza, voluto sollecitare i fedeli tutti a essere “pastori”. Dal commento alle letture ha, poi, riflettuto sull’importanza dei rapporti umani basati sul riconoscimento della figura di Cristo in ogni altro uomo. Pastore non è solo e più colui che guida, ma è colui che cura e si cura dei beni affidatigli; è colui che, in base ai propri talenti, contribuisce al bene comune; è colui che non difende le proprie comodità ma che ama donarsi alla collaborazione; è colui che nella difesa, nella tutela e nell’amore del creato vede la forza dello stare insieme, la ragione dell’armonia della creazione; è colui che nella cura dell’altro manifesta la responsabilità per il tutto e che da essa non può prescindere; è colui che avendo responsabilità sociali si impegna per eliminare le ingiuste disuguaglianze; è colui che non mette al centro della propria attività, pastorale o civile o umana, l’uomo economico.
A seguire, insieme alle autorità civili, alle associazioni, come Avis e Alpini, sono state deposte le corone per commemorare i caduti di tutte le guerre e i caduti sul lavoro.
Momento di intensa emozione è stato quello dello svelamento del murales rivisitato da Alessandro Maurizi sull’originale di Vincenzo Corsi, realizzato nel 1996. Murales che simbolicamente rappresenta la storia di Pescocanale: dalle attività agro-pastorali ai viaggi della speranza, dalla ricostruzione post bellica ai lavori in miniera, fino all’affidamento al proprio protettore San Michele Arcangelo. Emozionanti sono stati gli interventi dei due artisti e la firma congiunta sul murales. Tale opera è stata voluta intensamente dal comitato feste e ha visto la collaborazione dell’amministrazione comunale.
Arnaldo Mariani
Foto Benedetto Di Pietro