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Isola Liri

Tutta la penisola coinvolta nel XXXVI premio Fibrenus

Trenta gli autori ammessi alla rassegna promossa da l’Officina della Cultura, che mira a valorizzare l’eredità e la bellezza culturale e sociale del territorio. Oggi, 26 ottobre, presso il teatro “C. Costantini” di Isola del Liri l’ultima iniziativa dell’associazione

Il 15 Ottobre 2022 alle ore 16:00 si è svolta la cerimonia  della XXXVI edizione del Premio Internazionale di Incisione “Carnello cArte ad Arte”, con il patrocinio del Comune di Isola del Liri e del Comune di Arpino, in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica di Roma ed il contributo della Regione Lazio, della Banca Popolare del Cassinate e della XV Comunità Montana di Arce. La cerimonia è stata sapientemente condotta da Tonino Bernardelli. Sono stati molteplici gli interventi che hanno arricchito l’inaugurazione delle mostre e la premiazione del “Fibrenus”, a partire dall’intervento del Sindaco di Isola del Liri Massimiliano Quadrini, che si dichiara onorato di accogliere la rassegna, ormai divenuta un punto di riferimento da anni per i giovani artisti a livello nazionale e internazionale. Sono queste le occasioni di crescita della comunità, continua il Sindaco Quadrini, capaci di favorire coesione sociale, di testimoniare la ricchezza culturale e la voglia di recuperare la bellezza delle tradizioni, attraverso progetti come quelli organizzati l’Officina della Cultura; ed è proprio la volontà esplicita dell’Associazione di rivalutare il territorio e farne conoscere il patrimonio culturale, ad essere il motore che porta avanti il Premio di Incisione che, per la sua XXXVI edizione aveva come tema “Limes: confini culturali alla fine di un mondo”. Segue l’intervento dell’avv. Niccolò Casinelli, consigliere comunale con delega alla Cultura in rappresentanza del Comune di Arpino, che ringrazia l’Officina della Cultura per il lavoro che svolge sul territorio locale, per l’impegno profuso, con straordinaria serietà ed entusiasmo, nel sostenere l’importanza dell’eredità culturale, intesa come vita della memoria e maestra di vita.

In seguito la parola passa alla commissione di esperti che ha selezionato i 30 autori (su 66 in concorso), ammessi alla mostra ed al catalogo, tra cui  i primi tre classificati del Premio. A partire dal Presidente di Commissione, il prof. Vittorio Manno di Matera, artista incisore da sempre al fianco dei giovani incisori, a cui guarda con stima e ammirazione. Ogni progetto creato da loro è per lui un capolavoro, a cui gli artisti affidano il compito di trasmettere senso di stupore, suggestione ma anche consapevolezza e realtà. Viene elogiata l’altissima qualità dei lavori anche da una delle figure da sempre presente in questa rassegna artistica, nonché direttore del Premio, il prof. Marco D’Emilia ed evidenziata la difficoltà nel designare un vincitore. Al suo intervento segue quello di Gabriella Bocconi, storico dell’arte dell’istituto Centrale per la Grafica – Ministero della Cultura, che definisce il Premio come un momento di crescita e di confronto interessante per i membri della Commissione; ricorda anche che il prossimo anno saranno celebrati i sessant’anni della morte di uno dei più grandi incisori, Luigi Bartolini, e invita i giovani a credere sempre nella cultura, in particolare nell’incisione come trade-union tra antichità e contemporaneità. Segue l’intervento della prof.ssa Monica Franchini, incisore e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, che definisce l’incisione come quella forma di espressione artistica che non ha confini, che permette di far immaginare al di là della realtà, una lingua speciale che accomuna gli occhi degli incisori, e così in seguito la prof.ssa Loredana Rea, critico d’arte e curatela del Premio “Fibrenus” tiene particolarmente a sottolineare come il linguaggio dell’incisione sia spesso utilizzato per parlare di Arte. Afferma poi come il tempo dell’arte debba essere tempo per portare messaggi sempre nuovi e, all’attenzione di tutti, il bisogno di tracciare un futuro davvero sostenibile.

La parola passa poi al Presidente dell’Officina della Cultura, Pietro Salvatore che rivolge un saluto a tutti i partecipanti, le autorità e a tutti coloro che insieme a lui collaborano ormai da quarant’anni per portare avanti un progetto che si potrebbe definire di vita, dedizione e tanto lavoro. Nulla di ciò sarebbe possibile senza una costante collaborazione e passione che ha dato vita ad iniziative importanti rivolte alle generazioni più giovani. E’ da loro e dal loro sentire, dalle loro emozioni e dalla loro buona volontà, afferma che può scaturire una visione davvero nuova. L’Officina della Cultura dunque confida nella vivacità giovanile, nella freschezza intellettuale e, soprattutto, nella sensibilità e vivacità dei giovani da cui, sicuramente scaturirà un metodo di svolta e innovazione verso il futuro.

Si prosegue con l’attesa premiazione del Premio “Carnello cArte ad Arte”; il terzo classificato Maria Teresa De Prisco, di Nocera Inferiore (Sa), con la sua opera dal titolo “Congiungi-menti: per l’esplorazione delle capacità espressive del nero che avvolgono i segni senza annullarli”, viene premiata da Massimo D’Orazio, assessore alla Cultura del Comune di Isola del Liri. Il secondo posto è assegnato da Niccolò Casinelli, consigliere comunale del Comune di Arpino con delega alla Cultura a Cecilia Artioli, di Modena, con “Luce agli arbori della sublimazione: per l’espressione gestuale, mai fine a sé stessa, che è possibilità di dare forma a un pensiero strutturato.” Il primo premio viene vinto da Marco Poma, di Chivasso (To), con l’opera “Eikénai I: per la sapienza a costruire equilibri mobili tra segno, colore e forma e declinarli poi in una dimensione poetica.” Il vincitore del Premio Internazionale di Incisione si dichiara molto emozionato, ringrazia l’organizzazione e la scuola di incisione in cui lavora che l’ha sempre sostenuto, affermando come la bellezza che l’incisione dà sia l’altruismo definendo il Premio come un premio con il cuore.

Un’altra iniziativa dell’Officina della Cultura riguarda una visita guidata tenutasi il 16 Ottobre ad Arpino dal titolo “Sulle nostre tracce” riservata agli artisti partecipanti al premio nella Città di Cicerone, e in seguito l’inaugurazione della mostra “Il segno e l’assoluto: persistenze dell’antico nell’incisione contemporanea”. La mostra è legata al progetto di candidatura per Arpino Capitale Italiana della Cultura 2022 e in particolare al progetto Arpino civitas mundi a cui è collegato il Premio “Fibrenus”; la grafica d’arte contemporanea è il linguaggio attraverso il quale si intende proseguire il dialogo ininterrotto con il passato. Con questa mostra si vuole porre l’attenzione sulla ricerca di artisti incisori a cui l’antico e la classicità continuano ad offrire interessanti spunti di riflessione; Arpino ha infatti legato il suo nome alla figura di Marco Tullio Cicerone e ad altri illustri arpinati di epoca romana. Un’eredità culturale divenuta elemento connotativo che nel tempo ha nutrito letterati ed artisti, culminando poi con l’istituzione nel XIX secolo del prestigioso Liceo Classico Tulliano.

Mercoledì 26 Ottobre presso il teatro “C.Costantini” di Isola del Liri, sede della mostra “Carnello cArte ad Arte” si terrà l’incontro con le scolaresche sul tema “Canova e l’incisione” (in occasione dei 200 anni dalla morte) a cura della storica dell’arte Dr.ssa Daniela Fraioli.

Sara Gabriele