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Don Maurizio Marchione ha iniziato il suo ministero a San Giuseppe Artigiano

Il Vescovo, che ha presieduto la Messa: «tu, sacramento di misericordia»

 

Continuano gli avvicendamenti in Diocesi. Domenica scorsa 11 settembre, a Sora, don Maurizio Marchione, sacerdote da due anni, ha cominciato il suo ministero nella chiesa di San Giuseppe Artigiano. Il vescovo Antonazzo ha presieduto la Messa nella quale lo ha presentato come amministratore parrocchiale sede plena di una fra le più popolose comunità sorane, guidate da più di cinquant’anni da don Paolo Galante. Anzitutto a lui il Vescovo ha voluto rivolgere nell’omelia le sue parole di gratitudine e manifestare il suo sincero compiacimento per la disponibilità mostrata, nello spirito di una fraterna condivisione, ad un discernimento lucidissimo degli scenari inusuali e imprevedibili che il Signore chiede di riconoscere come sempre benèfici per la comunità dei fedeli. Con le parole dell’orazione Colletta «volgi il tuo sguardo e fa’ che sperimentiamo la potenza della misericordia» il pastore diocesano ha colto nell’evento sempre nuovo della misericordia il senso del ministero che don Maurizio è chiamato a vivere in favore della comunità affidatagli. La Liturgia della Parola è sembrata perfettamente confarsi al motivo della celebrazione, offrendo all’assemblea le meravigliose narrazioni della potenza dell’agire misericordioso di Dio fissate nei tre testi sacri letti: Esodo e il Dio “convertito” dalla preghiera di intercessione di Mosè per il popolo idolatra, disposto a tornare a guardare benevolmente l’uomo; la prima lettera di san Paolo a Timoteo e l’autobiografia dell’Apostolo reso degno di fiducia dalla misericordia e dalla magnanimità di Cristo che lo ha chiamato al ministero; il Vangelo secondo Luca e le sue commoventi parabole della misericordia. «Sei chiamato ad essere – ha detto il Vescovo a don Maurizio – sacramento della misericordia sempre e comunque, imparando ad ungere uomini e donne soltanto con il balsamo della misericordia divina e mai con le miserabili logiche umane».