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23 Ottobre 2022 – Commento al Vangelo

30ª Domenica del Tempo Ordinario – C (Lc 18,9-4)

Parola del giorno: “… non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto”

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

 

Poniamo la nostra riflessione sul pubblicano.
Non perché il fariseo non fosse a sua volta peccatore,
ma perché si considerava giusto e migliore degli altri;
e poi, se vogliamo dirla tutta, aggiungiamo
che il suo modo di pregare non ci piace.
Avanti a tutti, in piedi a testa alta,
con uno schema di preghiera ben organizzato
– addirittura si apre con il ringraziamento –
ma il cui contenuto è tutto concentrato su di sé
mirante a far bella figura ed autocompiacersi,
giudicare e disprezzare gli altri: parole queste
che non sanno di preghiera, ed è tempo perso
perché dedicato a se stesso e non a Dio.
Infatti uscirà dal tempio come ne era entrato…
Il pubblicano, invece, si estranea dall’ambiente circostante,
si prostra a terra, si concentra su di sé e sta lì,
pensando solo a sé, in cerca di pace e di perdono.
Il tempio è la sua casa, il luogo dell’incontro
con Dio e con se stesso, del ristoro e della risurrezione.
Si riconosce peccatore e resta lì a lungo
a battersi sul petto e chiedere perdono a Dio finché lo ottiene.
È Gesù stesso ad affermare che uscirà dal tempio
esaudito e rigenerato.