Uno studio sulla pala d’altare del convento dei Padri Passionisti

Un nuovo appuntamento del ciclo di conferenze organizzate mensilmente dal Centro Studi Sorani “Vincenzo Patriarca”, di cui è presidente il prof. Luigi Gulia, è previsto per venerdì 9 dicembre alle ore 17, presso la Chiesa dei Padri Passionisti di Sora. L’incontro si snoderà sul tema Francesco Vanni e “La Madonna della Vallicella venerata dai Santi Francesco e Restituta”.

La relazione è frutto degli studi condotti da Stefano Di Palma, dottore in Storia dell’Arte e in Scienze dei Beni Culturali, autore di monografie, saggi ed articoli di carattere storico-artistico. Da tempo la ricerca del dott. Di Palma, coadiuvata dal prof. Luigi Gulia, si è incentrata su una pregevole pittura conservata proprio nella chiesa dei Passionisti, ovvero la splendida pala d’altare dipinta tra il 1601 ed il 1605 dal pittore senese Francesco Vanni su commissione del cardinale Cesare Baronio, già oggetto di studio nella dissertazione della Tesi di Laurea Magistrale in Storia dell’Arte (Relatore Prof. Barbara Agosti, Correlatore Prof. Simonetta Prosperi Valenti Rodinò).

Come è noto dalle testimonianze epigrafiche ancora oggi in situ, al periodo 1601-1610 risale la fondazione della chiesa e del convento dei Cappuccini (appartenenti dal 1842 ai Padri Passionisti) riconducibili alla munificenza dell’oratoriano card. Baronio ed alla generosità del popolo sorano; la pala d’altare del Vanni si collega dunque al periodo della fondazione.

Nella relazione saranno analizzati alcuni punti essenziali di carattere storico, artistico ed iconografico volti ad una più consona comprensione di questa pregevole opera donata dal cardinale alla sua città natale. I punti salienti della ricerca presentata dal dott. Di Palma verteranno sull’intenso significato che assume l’immagine vallicelliana nella vita del Baronio e che diviene identificativa del suo status oratoriano; i contatti che si stabiliscono tra il porporato e l’artista che trovano esistenza proprio in seno alle attività dell’Oratorio di San Filippo Neri; l’affascinante genesi della pala d’altare di Sora evidenziata dalle fonti e dagli studi preparatori eseguiti dal Vanni; la diversa soluzione finale adottata dall’artista indubbiamente influenzata dalla destinazione della tela e dal committente; alcune particolarità iconografiche evidenziate alla luce della produzione pittorica di Vanni; alcune testimonianze che certificano il successo riscosso da quest’opera in ambito locale.

L’incontro acquisterà particolare significato poiché l’esposizione dei suddetti argomenti avverrà davanti al dipinto originale; alla vigilia del quarantesimo anniversario della fondazione del Centro Studi, l’incontro costituirà un’imperdibile occasione di conoscenza sulla scia della perenne sensibilità mostrata da questa istituzione culturale nei confronti di questo dipinto, visto che ne ha permesso una maggiore circolazione visiva tramite l’ormai affermato logo che ne comprende il particolare raffigurante la città di Sora per la quale, supplici, i santi Francesco e Restituta invocano la protezione della Vergine.

 

 

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