Una Messa per i Parroci defunti

La Parrocchia di S. Pietro Apostolo in Cassino prega in suffragio di coloro che l’hanno guidata negli anni

 

Una comunità parrocchiale si unisce nella preghiera comunitaria per i propri morti, particolarmente nel mese di novembre, tradizionalmente dedicato ai defunti. E’ la comunità della Parrocchia di S. Pietro Apostolo in Cassino, che ogni anno durante tutto il mese dedica ogni celebrazione eucaristica ai defunti di cui i fedeli hanno scritto i nomi e depositati in un cestino ai piedi dell’altare. Così imparano a pregare non solo ognuno per i propri cari defunti, ma anche per gli altri defunti della comunità e questo contribuisce ad allargare i cuori e ad unire la comunità. Ancor più fortemente si costruisce questo sentimento comunitario, arricchendosi di consapevolezza e di gratitudine, quando si dedica una Messa speciale di suffragio per tutti i Sacerdoti che negli anni hanno prestato il loro servizio pastorale nella Parrocchia.

Così è stato sabato 21, vigilia della solennità di Cristo Re, in cui il parroco Don Nello Crescenzi ha celebrato l’Eucarestia pronunciando i nomi dei tanti pastori succedutisi alla guida della parrocchia: Don Michele Curtis, Don Antonio Tarquinio, P. Settimio Izzi, P. Egidio Annunziata, Don Antonio Bigante, Don Carlo Bianchi, Don Stelvio Tonnini, Don Alberto Cengia, Don Modesto, Don Paolo Leboroni, Don Teo, Don Luigi Fardelli, Don Silvio, il Coadiutore Remigio, Don Mario Ballerini, Don Antonio Saracino, Don Pasquale Valente, Don Alfonso, Don Gigi Maresu. Una lunga catena di persone che hanno dedicato lunghi anni o periodi brevi alla comunità, per trasmetterle l’amore di Cristo e la fede, attraverso tutte le numerose e svariate attività che in ogni parrocchia si svolgono, contribuendo ognuno a dare qualcosa in più. Particolarmente folta la rappresentanza dei Salesiani, che hanno retto la parrocchia per circa venti anni, imprimendole un carattere di “salesianità” che ancora permane, pur dopo anni. Nel sentire quei nomi, ognuno dei presenti aveva modo di ricordare e “riconoscere” alcuni o parecchi personaggi che hanno contribuito alla formazione dei piccoli e dei giovani, alla cura delle famiglie, alla vita spirituale. Con i ricordi, saliva e si allargava nel cuore un sentimento di gratitudine e di preghiera per le persone e per il Signore della vita, che ce le ha donate nel tempo e ci ha insegnato anche a perderle per ritrovarle in Lui.

Adriana Letta

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