Una Messa in suffragio e in memoria di Suor Luisa

Suora della Carità di S. Giovanna Antida Thouret a Cassino negli anni ’70-’80

Ricordare chi ci ha fatto del bene, ci ha fatto incontrare quando eravamo bambini e ci ha insegnato a stare insieme, tanto che da adulti siamo ancora legati da un bel rapporto di amicizia, è sicuramente bello e doveroso, come pure il pregare per la sua anima. E’ quello che ha fatto un gruppo di amici, nato tanti anni fa nella Chiesa Madre di Cassino da poco ricostruita (erano gli anni ’70), che ha voluto ricordare una Suora che a quei tempi insegnò loro non solo come Maestra di Scuola Elementare per alcuni, ma anche come catechista e direttore di un Coro parrocchiale, Suor Luisa Trafficante, delle Suore della Carità, tornata alla Casa del Padre una settimana fa. In quel gruppo c’era anche Don Benedetto Minchella, ancora bambino, che oggi ha celebrato l’Eucaristia in suffragio e in memoria di Suor Luisa. Presenti anche le Suore della Carità attualmente a Cassino, mentre in contemporanea si celebrava una Messa anche a Isola del Liri, in unione spirituale, per iniziativa di un’altra Suora della Carità, Sr. Luigia.

Gioia di ritrovarsi insieme ancora così affiatati, di rinverdire i ricordi di esperienze fatte in un’infanzia e un’adolescenza serene e di fare insieme memoria di una Maestra di vita. In questo molto aiutati dalle parole con cui, nell’omelia, Don Benedetto ha tratteggiato la figura di Sr Luisa. Ancora in giovane età, ma con carattere fermo, Suor Luisa sapeva incontrare i giovani e segnò gli inizi dell’attività pastorale della Chiesa Madre. Non mandava a leggere all’ambone le ragazze che fossero in pantaloni, o con una maglia sulle spalle, perché così si va a fare Pasquetta…, non sia mai poi che qualcuno si presentasse con la gomma in bocca! Ma credo, ha detto il celebrante, che i frutti più belli sono quelli che arrivano più tardi, come per una pianta, che ha bisogno di essere seminata e lungamente coltivata perché dia i suoi frutti migliori. E certamente il ritrovarsi qui oggi è un frutto di quegli anni e del lavoro di Suor Luisa. Fu lei che portò i suoi bambini e ragazzi a Roma per i primi raduni a livello provinciale e regionale di Azione Cattolica, li portò a vedere la Fontana di Trevi e a loro chissà che sembrava! Insomma, pur essendo rimasta a Cassino circa 7-8 anni, quindi non molto a lungo, questa donna, che aveva consacrato la sua vita al Signore, seppe dare un’impronta importante nella formazione, attraverso esperienze belle che hanno segnato per sempre la vita e la personalità di quei ragazzi, oggi uomini e donne che hanno preso ognuno la propria strada ma conservano nel cuore quelle esperienze. Così pure la vita della comunità parrocchiale, pur nella diversità di vedute, era vissuta in maniera attiva e positiva.

Ringraziamo Suor Luisa, ha concluso Don Benedetto,  di essere stata una testimone fedele del Vangelo e dell’autenticità della spiritualità di S. Giovanna Antida, una suora in parrocchia che ha sentito molto forte la responsabilità dell’educazione alla fede dei giovani a lei affidati. Siamo certi che il Signore saprà ricompensarla nel suo Regno e noi le chiediamo di continuare a vegliare su di noi.

Al termine della celebrazione, la Superiora Suor Clotilde, ha voluto caldamente ringraziare i presenti ed è stato bello per tutti salutarsi e fare una foto di gruppo, per rinsaldare i rapporti di amicizia e di fede e ringraziare così una Suora che tanto ha fatto per loro.

Adriana Letta

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