Ti Vorrei Sollevare

 

Quante volte nella vita ci risulta difficile offrire una mano, così come porgere le orecchie, volgere il nostro sguardo al prossimo che vive una pena profonda. Vuoi per egoismo, a volte per mancanza di attenzione e sensibilità, vuoi perché spesso ciò che diciamo a parole viene meno in assenza di una volontà profonda che ci spinga ad essere caritatevoli… A volte per avidità e per ingordigia… Per tanti motivi si fa fatica e si diventa pigri e spesso le persone vengono accantonate e lasciate sole proprio nel momento in cui avrebbero bisogno della presenza altrui, di una carezza, di una parola di conforto.

Ma allora a che cosa serve possedere tanti “beni” (materiali e spirituali che siano) se poi non riusciamo a condividerli o per lo meno a metterne una parte al servizio di chi ha più bisogno?

Alla domanda che per un cristiano è inevitabile: “Cosa posso fare io?” Papa Francesco risponde che “il Vangelo ha pagine bianche, da scrivere con opere di misericordia“.

Vi domando – ha aggiunto durante queste Giornate Mondiali della Gioventù in Polonia – le pagine del libro di ciascuno di voi, come sono? Sono scritte ogni giorno? Sono scritte un po’ sì e un po’ no? Sono in bianco? La Madre di Dio, ci dia la grazia di essere scrittori viventi del Vangelo” e “ci insegni a prenderci cura concretamente delle piaghe di Gesù nei nostri fratelli e sorelle che sono nel bisogno, dei vicini come dei lontani, dell’ammalato come del migrante, perché servendo chi soffre si onora la carne di Cristo”.

 

 

Angela Taglialatela

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