Stella Gemella

La fede si racconta nella musica quasi al modo in cui la vita si disegna in una curva, fatta di nodi vitali, di eventi, di attese e di incontri, di successi e di delusioni.

La fede si compie lungo l’arco di un cammino, il nostro, e si svolge in un sentiero, la strada: ci chiede di passeggiare con i nostri pensieri, di confrontarci con i nostri dubbi, di sostare con le attese, di affiancarci alle cadute, ai moti burrascosi del cuore e della ragione, in taluni casi potrebbe incorrere in false partenze, che significa tornare indietro e ripartire, ma di sicuro a completamento del viaggio, ci lascia qualcosa di più grande, la trasformazione.

La spiritualità che si cuce addosso alla nostra esistenza è un abito complesso, che deve essere trattato con cura, con attenzione. La spiritualità sceglie il nostro cuore per abitare e la nostra vita per parlare, la stella.

Durante la strada, mentre si corre e si cerca faticosamente il traguardo, si è soli con se stessi…”Ed è di nuovo solitudine anche stanotte sentirò questo mio cuore in battere e levare tempo d’amore che non finisce mai, oh no…

Il tempo della corsa è tempo di riflessione, di cadute e di salite. Ecco allora i dubbi che ci assalgono: “arriverò alla meta? Ce la farò con le mie forze a raggiungere la destinazione del percorso?” “Tutto il mio dentro che conosci, che tu sai, vive un momento più difficile che mai, non è bastato aver tagliato i ponti, non è servito aver pagato i conti se poi resta questa mia maniera d’essere ancora fragile“.

Ma l’arrivo esiste per davvero? O è solo il frutto di false speranze? “Io vorrei sapere se ci sei o sei soltanto un volo inutile…

Ed allora, fra il detto ed il non detto, ecco emergere le distrazioni, magari anche il senso di impotenza e di sconfitta: “non ce la farò mai”, “non ci credo”, “in realtà non c’è proprio niente per cui vale la pena lottare”. “Ed io ti sto cercando cosÍ forte che mi fanno male gli occhi ormai… dove sarai anima mia senza di te mi butto via, dove sarai anima bella, stella gemella, dove sarai… magari dietro la luna sarai come il sogno più nascosto che c’è, non lo vedi che io vivo di te, dove sarai…

Il cammino si pone allora come il momento della ricerca, della prova, della delusione e del riprogettare. È il tempo di mettere il gioco la ragione “sì, posso farcela, ci devo riuscire”, ma è anche il tempo in cui a giocare è il cuore “ci credo, il traguardo esiste anche se ora non posso vederlo”. Il cammino allora è il tempo della ricerca di senso, è l’azione della semina, in attesa che porti frutto.

E quanta fatica per toccare la meta, il traguardo. Un’erranza sofferta, tagliata spesso dalle contraddizioni dei nostri stessi pensieri ma, in verità, ecco il dischiudersi del senso.

La fede è un atto d’amore ma è anche un patto di relazione. Si trama e si sfila, si disegna e si cancella, e dove si segna la fine si scrive un nuovo inizio. È un continuo scambio processuale, dove nulla si conclude eppure tutto inizia ancora, ci si arrende e ci si ritrova ancora con nuove certezze, che non annullano le vecchie ma ne aggiungono nuove in più.

È l’arrivo, la meta, la stella.

 

Angela Taglialatela

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