Solenne Pontificale dell’Assunta

Nella Concattedrale di Cassino il Vescovo Antonazzo ha presieduto il Pontificale, guidato l’Atto di Affidamento a Maria e scoperto la lapide commemorativa

Gli intensi giorni dei festeggiamenti in onore di Maria SS.ma Assunta a Cassino sono culminati, domenica 15 agosto, nel giorno della Festa dell’Assunzione. Al mattino, alle 11.00, il solenne Pontificale è stato presieduto dal vescovo diocesano Mons. Gerardo Antonazzo, alla presenza delle autorità cittadine, del Gonfalone della Città e di molto numerosi fedeli. Ad animare con grande capacità la liturgia accompagnando gli animi alla elevazione a Dio, un Coro interparrocchiale che riuniva coristi e musicisti (oltre la tastiera, un flauto e due violini) della Parrocchia ospitante e di quella di S. Pietro Apostolo, sotto la direzione del M° Sonia Miele.

Il Vescovo, fin dall’inizio, ha dedicato un commosso pensiero e la preghiera corale alle vittime del crollo di Genova, invocando per loro la misericordia di Dio. Poi, meditando sulla figura di Maria, ha fatto notare che nella visione straordinaria dell’Apocalisse di S. Giovanni Apostolo si dice che “apparve nel tempio l’arca della sua alleanza“, che per gli Ebrei era quella che conteneva i dieci Comandamenti, sintesi della volontà di Dio, per noi si rivela essere la Chiesa ma anche proprio Maria, che nelle litanie invochiamo appunto come foederis arca, arca della alleanza. Così anche nel brano evangelico dell’incontro di Maria e di Elisabetta, quest’ultima usa una frase biblica “A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?”, usata dal re Davide all’arrivo del tabernacolo che conteneva i dieci Comandamenti; ma Davide aveva usato la parola “arca”, Elisabetta la parola “madre”, perché riconosce in Maria l’arca che custodisce non le tavole dei Comandamenti ma la Parola di Dio fatta carne. Oggi noi con Giovanni apostolo contempliamo Maria, assunta alla gloria di Dio. Maria è nostra felicità e nostra speranza. Noi, nati nel peccato e spesso “insudiciati dal peccato perché sempre insidiati dal drago”, dal Battesimo in poi siamo diventati tempio di Dio e siamo continuamente riscattati, salvati e redenti dalla grazia di Dio, dalla sua misericordia che ci rigenera e ci riscatta sempre. Perciò non dimentichiamo la nostra vocazione e il nostro destino di diventare tempio dello Spirito Santo, lo stesso destino di gloria di Maria.

Dopo la Comunione, il Vescovo ha portato un fascio di fiori a Maria deponendoli ai suoi piedi, poi ha guidato la lettura corale dell’Atto di affidamento a Maria SS. Assunta, Madre e Patrona, alla quale il popolo di Cassino si affida chiedendole di ascoltarlo e proteggerlo sempre.

A conclusione del Pontificale, altro gesto importante. Il Celebrante con il Parroco Don Salvatore Papiro e gli altri celebranti, insieme ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale, si è recato in fondo alla chiesa per scoprire la lapide commemorativa dell’evento della elevazione della Chiesa madre di Cassino a Chiesa Concattedrale della Diocesi nei suoi due momenti: l’annuncio del 9 luglio e la promulgazione del Decreto pontificio fatta il 12 agosto dal Card. Pietro Parolin. Un grande applauso ha sancito questo momento ufficiale che passa alla storia.

Il Vescovo Gerardo ha riferito di aver parlato per telefono con il Cardinale, che è stato molto contento di venire a Cassino e vedere una partecipazione tanto sentita e che anche Papa Francesco ha molto gradito il quadro dell’Assunta che gli è stato donato.

A questo punto, il Vicepresidente del Comitato festeggiamenti dell’Assunta, cav. Antonio Crescenzi, ha ringraziato, a nome di tutti, il Vescovo per la sua premurosa presenza e per aver chiesto e ottenuto la elevazione della chiesa a Concattedrale e gli ha offerto in dono una bellissima icona della Madonna, che Mons. Gerardo ha ricevuto commosso. Gioia, soddisfazione, applausi da parte dei presenti, che si sono dati appuntamento per la Processione dell’Assunta dopo la Messa delle 18.30.

Adriana Letta

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