Scuola di Mariologia – Nono Incontro

San Giovanni Incarico, 7 agosto 2015

 

Con il brillante saggio espositivo del concittadino, dott. Marco Sbardella, la Scuola di Mariologia, attivata dalla Parrocchia urbana di San Giovanni Battista presso il Santuario “Madonna della Guardia”, per celebrarne il Millenario di fondazione, chiude il ciclo delle nove lezioni ordinarie programmate ufficialmente sotto l’assistenza scientifica istituzionale del Laboratorio di Tecnologie della Conoscenza e dell’Educazione dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale (Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute), con delega direttiva ai proff. Filippo Carcione e Angelo Molle, in coordinamento con la Direzione dell’Ufficio Diocesano per l’Arte Sacra e i Beni Culturali. Dinanzi ad una platea affollatissima, il dott. Sbardella, laureato per ben due volte nell’Ateneo locale (Economia e Commercio; Lettere Classiche), prezioso collaboratore nella gestione di questa Scuola, ha interpretato in modo superlativo l’icona terminale del percorso didattico-accademico, regalando una magistrale panoramica sulla storia della struttura ospitante, che nel 1043, quando ancora la Chiesa ivi esistente era dedicata a San Maurizio, viene citata in un atto di vendita conservato presso l’Archivio di Montecassino, in cui si parla di un tale “Giovanni abate del Monastero di San Maurizio sul Monte Formale vicino al castello di San Giovanni”. Nel 1062 essa venne donata all’abate Oderisio di Montecassino, entrando a far parte del patrimonio dell’Abbazia e venendo ampliata di una stanza, per consentire la permanenza di un laico benedettino come custode. Con il passare del tempo, tuttavia, la Chiesa di San Maurizio e l’annessa camera andarono in rovina e così rimasero, finché non vennero acquisite nel 1094 da Riccardo dell’Aquila, conte di Fondi e duca di Gaeta. In epoca imprecisata, ma a seguito dei saccheggi saraceni, San Giovanni Incarico si cinse di un sistema di punti di avvistamento e utilizzò la Chiesa, evidentemente restaurata, come posto di guardia per vigilare sulla vallata; a questo punto – sembra – essa venne dedicata alla Madonna, venerata sotto il significativo titolo della Guardia. Agli inizi del XX secolo si riteneva che la Chiesa fosse stata edificata nel 1015, tanto che il popolo devoto inoltrò al Capitolo di San Pietro, tramite l’allora Ordinario diocesano mons. Antonio Maria Iannotta, la richiesta di solenne incoronazione della venerata Immagine di Maria Santissima della Guardia, celebrazione che avrebbe dovuto rappresentare il momento culminante dei festeggiamenti per i 900 anni della fondazione. Tuttavia, a causa della prima guerra mondiale, la cerimonia venne sospesa e i festeggiamenti ci furono solo nel 1920. Da tempo immemorabile la festa della Madonna della Guardia si celebra il martedì dopo la Pentecoste con grande afflusso di pellegrini – non solo di San Giovanni Incarico e dei paesi vicini – che affidano alla Madre Celeste i loro sacrifici, le loro sofferenze, le loro speranze. La lezione è stata fondata su un continuo ricorso alle fonti documentarie. La lettura dei materiali salienti è stata offerta con l’ausilio della dott.ssa Simonetta Sbardella.

Esaurita la pausa legata alle festività mariane d’agosto (l’Assunzione e la Madonna di Canneto), avrebbero dovuto aggiungersi ai nove incontri culturali, fin qui tenuti con il patrocinio universitario, altri due appuntamenti di espresso carattere spirituale a cura della Parrocchia di San Giovanni Battista, ovvero le “lectiones divinae” del prof. Andrea Numini (Lc 1,26-38) e di mons. Giandomenico Valente (Lc 1,39-56), per il totale degli undici interventi complessivamente calendarizzati e pubblicizzati. Tuttavia, i parroci don Antonio Ricci e don Aurelio Ricci, allo scopo di conferire maggior vigore e concentrazione alla cerimonia conclusiva dell’esperienza, hanno deciso di sciogliere le due “lectiones divinae”, previste rispettivamente al 28 agosto 2015 e al 4 settembre 2015, in un unico evento finale ben preparato, durante il quale verranno consegnati solennemente gli attesti di partecipazione. Per l’occasione si auspica l’autorevole presenza del Vescovo Diocesano, mons. Gerardo Antonazzo. Data e programma della suddetta cerimonia verranno comunicati dai parroci quanto prima con notifica diretta ai partecipanti.

– Gaetano Battaglini

Categorie: Pontecorvo,Tutte Le Notizie

Tags: ,,,,,