Sacerdote sì, ma anche operaio, restauratore, tuttofare!

Il ritratto del sacerdote è sempre stato un affare assai complicato, ma non per don Francesco del Bove, così trasparente e immediato al popolo. Circa cinquantadue anni fa diventava sacerdote, insieme ai suoi compagni don Luigi Casatelli e don Antonio Sacchetti. Oggi, giovedì 24 settembre alle ore 18 ricorda quella grande emozione con una celebrazione eucaristica nella chiesa di Santa Mesia, presso il Castello di Alvito, luogo di ministero di don Francesco, attorniato dai suoi parrocchiani, amici e fratelli nel sacerdozio i quali, con la presidenza celebrativa del vescovo Gerardo Antonazzo, hanno festeggiato un così grande traguardo. L’Animazione liturgica è stata assicurata dall’unione dei cori parrocchiali delle comunità di Sant’Onofrio in Alvito e di Fontechiari. Il vescovo ha speso parole importanti pensando proprio alla soglia dei cinquant’anni di ministero sacerdotale: dedizione, caparbietà, lavoro, ingegno. Tutte doti che hanno animato il servizio al popolo e alle varie chiese; don Francesco non si è mai tirato indietro e dentro il suo sorriso e il suo grande istinto c’è sempre stata la volontà di migliorarsi, piacendo a Dio e istruendo il popolo. Il ricordo poi di Don Alberto Mariani, parroco della comunità di San Simeone profeta in Alvito, è stato molto apprezzato da tutta l’assemblea: «Un prete operaio, che con tono dialettale e grandissima simpatia ha lasciato il segno in ogni luogo toccato, soprattutto Fontechiari avendo trascorso ben ventisei anni della sua vita ed ora la comunità di Alvito che vede risplendere, dopo tanti lavori di restauro la parrocchia di Santa Mesia». Dopo la celebrazione, un momento di convivialità ha coronato la festa e il grande affetto per questo sacerdote, sottolineando, come egli stesso ci ha ricordato: «Amate i sacerdoti e pregate per loro».

– don Alessandro Rea

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