Proteggi, o Rocco, la Nostra Sora che sempre implora grazie dal Ciel

Queste le parole, dell’amato don Gaetano Squilla, con cui inizia il canto di San Rocco che tutti i sorani sin da bambini conoscono e intonano al loro Protettore.

Quest’anno dal cielo è arrivata tanta, tantissima pioggia, che non ha impedito la tradizionale processione in onore del Santo. Nonostante le autorità si fossero opposte, date le avverse condizioni meteo, allo svolgimento della Processione ‘poscia, più che la pioggia poté la fede’ delle migliaia di fedeli accorsi sin dalle prime luci dell’alba. Anche se con un giro leggermente più breve il popolo sorano ha portato il Santo in processione per le vie della città che invocava e implorava ‘grazie dal Ciel‘.

La giornata era iniziata con le celebrazioni delle Sante Messe alle 6:00 e proseguita con la celebrazione presieduta da Mons. Gerardo Antonazzo alle ore 7:30. Durante l’Omelia il Vescovo ha condiviso e spiegato il Segno di San Rocco. Il Segno di Croce sul petto con cui San Rocco nasce e con il quale viene riconosciuto quando muore una volta denudato. ‘Ecco il cristiano, ecco la santità. Vivere per Cristo, rimanere in Gesù. Portare il Segno della Croce nel Cuore.Questa è la bella testimonianza di San Rocco. Tutto il resto può diventare una tradizione dannosa, inutile, che non ci aiuta a cambiare vita. Ma questo è il segno cristiano: La Croce nel Cuore’.

Proprio durante la benedizione finale del Vescovo le prime gocce di pioggia leggera che man mano aumentavano fino a trasformandosi in un vero diluvio per cui sia le autorità civili e militari si sono opposte alla processione. Anche il Parroco Mons. Donato Piacentini dal microfono informava che la Processione non si sarebbe svolta. Ma più grande della pioggia è stata la fede, in particolare, dei portatori che hanno comunque innalzato l’immagine del Santo e iniziato a camminare intonando il canto. A quel punto centinaia di fedeli con ombrelli e cappelli si sono accodati e la processione è partita.

Commosse ed emozionanti le parole di don Donato Piacentini al rientro della Processione, quando ammetteva di non aver avuto abbastanza fede ed ha con il cuore ringraziato i fedeli ed i portatori per aver affrontato un tempo così inclemente. La loro profonda manifestazione di fede è stata consolazione per il suo cuore di sacerdote e di parroco e quindi non si può che esultare a gran voce: EVVIVA SAN ROCCO!

– Riccardo Petricca

– Foto di Rosalba Rosati

Omelia del Vescovo

Panegirico don Donato al Rientro della Processione

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