Prima edizione del Premio messo in palio dall’Accademia Internazionale “Ora et Labora”

Da Villa Santa Lucia un premio all’Istituto Teologico Leoniano di Anagni per migliore tesi di baccellierato

Si è svolta, durante la mattinata di 30 ottobre 2021, nella Sala delle Tesi dell’Istituto Teologico Leoniano di Anagni, la prima edizione del Premio messo in palio dall’Accademia Internazionale “Ora et Labora”, sorta nel 2020 a Villa Santa Lucia, per iniziativa del dott. Antonio Pittiglio, presidente del Consiglio Comunale. L’evento è stato aperto dall’introduzione di don Pasquale Bua, direttore dell’Istituto Teologico Leoniano di Anagni, il quale ha messo in evidenza l’importanza del dialogo tra l’Ente aggregato alla Pontificia Facoltà Teologica “Teresianum” di Roma e le realtà del territorio compreso nelle Diocesi del Lazio Sud e Province Suburbicarie, che con le loro iniziative incentivano le attività degli studenti, contribuendo alla qualità dell’impegno e della formazione.

Al già consolidato “Premio Angelo Molle” istituito dalla Parrocchia S. Margherita di Roccasecca Centro in nome del suo illustre figlio spirituale, che per tanti anni fu docente di Storia della Chiesa Moderna presso l’Istituto Teologico Leoniano di Anagni, si aggiunge ora da Villa Santa Lucia un’iniziativa analoga da parte di un soggetto culturale, che, attraverso il suo nome “Ora et labora”, mentre ricorda il debito cittadino alla memoria benedettina, mira a promuovere le sfide eroiche e i valori universali, che caratterizzarono la vita e l’insegnamento del Santo Patrono d’Europa.

Per spiegare all’assemblea il vincolo speciale che lega Villa Santa Lucia a San Benedetto, è stato invitato il prof. Filippo Carcione, docente di Storia della cultura benedettina all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, già direttore dell’Istituto Teologico Leoniano di Anagni.

La relazione del docente (titolo: “La memoria benedettina a Villa Santa Lucia”), si è concentrata sulla Chiesa del Colloquio (o di Santa Scolastica), enclave sotto giurisdizione dell’Abbazia territoriale di Montecassino e pietra angolare della plurisecolare devozione a San Benedetto da Norcia nella cittadina del Cassinate, ove si conserva gelosamente il ricordo di un incontro annuale tra il Patriarca del monachesimo occidentale e la sorella Scolastica, verosimilmente negli anni compresi tra il 529 e il 547, espressamente nella località in cui sorge tuttora l’edificio sacro, a metà strada tra Montecassino e Piumarola, rispettive residenze del cenobio maschile e della sua primitiva interpretazione al femminile. La tradizione adduce a suo sostegno l’autorevolezza dei Dialogi composti da Papa Gregorio Magno tra il 593 e il 594, laddove il testo riferisce le vicende connesse all’ultimo colloquio tra S. Benedetto e S. Scolastica avvenuto in una pertinenza monastica cassinese, prima che la morte li cogliesse entrambi a breve distanza in un’aurea narrativa di carità e mistero.

Partendo dalla congiuntura tra testo e tradizione, il relatore, dopo aver illustrato la geografia dell’area coinvolta a beneficio dei presenti, ha tracciato i probabili sviluppi del sito, che, devastato dall’attacco longobardo del 577, sarebbe divenuto inizialmente una semplice aula di culto durante la ricostruzione cassinese dell’abate Petronace (VIII s.), per evolvere, tra alterne vicende seguite dalla distruzione saracena dell’Abbazia all’agognato ritorno dopo l’esilio monastico a Teano e Capua (IX-X s.), in una matura struttura chiesastica durante l’apogeo desideriano (XI s.). Tale struttura, purtroppo, dovette poi andare in rovina con il terremoto del 1349, fino a riprendere vita liturgica documentata solo a far tempo dal 1583, prima di conoscere ancora un’ultima stagione dolente attraverso i bombardamenti del 1944, ai quali, comunque, farà subito fronte l’abate Ildefonso Rea, avviando il restauro post-bellico ultimato nel 1963 con la realizzazione dello splendido mosaico absidale, che nobilita tutt’oggi questo gioiello architettonico di Villa S. Lucia dall’impianto mononave terminante a tricora.

A conclusione, dopo che il direttore dell’Istituto Teologico Leoniano di Anagni ha proclamato solennemente come vincitore del Premio lo studente Maurizio Baldi, insegnante di Religione Cattolica della Diocesi di Palestrina, il presidente dell’Accademia Internazionale “Ora et Labora” ha consegnato all’interessato una borsa di studio per aver prodotto nell’anno accademico precedente, secondo normativa concorsuale, la migliore tesi di Baccellierato in S. Teologia con un lavoro dal titolo: “Il diaconato permanente. Ricchezza e risorsa per la Chiesa contemporanea.

Mario Fraioli

Prof. Filippo Carcione, Relatore

Chiesa del Colloquio, detta anche Chiesa di S. Scolastica, di Villa S. Lucia


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