Precetto Pasquale dei Carabinieri di Cassino

Nella chiesa di S. Antonio la Compagnia si è riunita per la tradizionale celebrazione

I Carabinieri della Compagnia di Cassino ed i loro familiari si sono ritrovati lunedì 14 tutti insieme nella chiesa parrocchiale di S. Antonio di Padova per celebrare, secondo tradizione, il Precetto pasquale. Erano presenti in gran numero i carabinieri, insieme ai rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Cassino, Cervaro, S. Apollinare, S. Elia Fiumerapido e Val Comino con le bandiere.

In una celebrazione molto partecipata e raccolta, sono stati uomini e donne dell’Arma a proclamare le letture della liturgia, che il celebrante, cappellano militare Don Mauro Amato, nell’omelia ha commentato. La prima, tratta dal profeta Daniele, raccontava la grande fiducia in Dio di Susanna che, accusata ingiustamente da due giudici del popolo anziani, esclamò: «Dio eterno, che conosci i segreti, che conosci le cose prima che accadano, tu lo sai che hanno deposto il falso contro di me! Io muoio innocente di quanto essi iniquamente hanno tramato contro di me». E il Signore ascoltò la sua voce e la salvò dopo aver smascherato i due impostori tramite il giovanetto Daniele che gridò: «Siete così stolti, o figli d’Israele? Avete condannato a morte una figlia d’Israele senza indagare né appurare la verità!». Ecco, ha proseguito, anche voi siete chiamati a ristabilire la verità e a lavorare per umanizzare la realtà attraverso la ricerca del bene comune. E commentando il Vangelo ” Io sono la luce del mondo, dice il Signore, chi segue me avrà la luce della vita”, ha affermato che Gesù è venuto per rigenerare l’umanità secondo un progetto di umanizzazione che guarda e rispetta l’uomo, la persona e indica il fine della nostra esistenza. Perciò Gesù si propone come luce, che fa capire bene l’identità delle persone, irrompe nella nostra vita e ci invita ad essere persone belle, nell’unità e nella verità. Don Mauro ha concluso con l’augurio di attuare la presenza reale di Gesù nella propria vita, prospettiva certa nella quale vivere. “Che Dio vi benedica, che siate beati, felici nel bene, nutrendovi col pane della Vita eterna”.

Lunghissima la fila di persone per la Comunione, toccante il momento della lettura della “Preghiera del Carabiniere” e infine il ringraziamento al celebrante, al parroco Don Benedetto Minchella, ospitante, e a tutti i presenti, fatto dal Comandante della Compagnia, il Maggiore Silvio De Luca, il quale ha avuto un pensiero speciale anche per le persone care defunte.

Dopo la benedizione finale, è stato il momento dello scambio di saluti e auguri per la imminente Pasqua.

Adriana Letta

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