Orientiamo la nostra vita al Signore che viene

La comunità parrocchiale di S. Antonino M. accoglie il Vescovo Gerardo in Visita Pastorale

Nella prima domenica di Avvento, il 27 novembre, è stata la Parrocchia di S. Antonino Martire in Cassino a ricevere il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo venuto in Visita pastorale.

Il Parroco, Don Mario Colella, e la comunità hanno con gioia accolto il Pastore, che ha presieduto la Celebrazione Eucaristica delle ore 17.00 nella piccola e raccolta chiesa parrocchiale. Il Vescovo Gerardo, nell’omelia, si è soffermato in particolare sul significato dell’Avvento, che dà inizio all’anno liturgico. Da questa domenica fino alla domenica della festa di Cristo Re dell’anno prossimo, ha spiegato, noi celebriamo tutti i misteri di Cristo e della Chiesa. Iniziamo oggi un progetto di vita cristiana davvero prezioso e prestigioso che, come ogni inizio, comporta sempre qualcosa di straordinario che richiede impegno ed entusiasmo: il progetto di orientare la nostra vita. Noi, ha chiesto ai presenti, verso dove e verso chi camminiamo? Qual è il senso e il significato della nostra vita? Tante volte ci chiediamo quando sarà la fine della storia e del mondo, ma non è questa la cosa importante. Un’altra è la domanda davvero importante: qual è il fine della nostra vita, è questo che la rende preziosa. Ebbene, il fine della vita è Dio. Dimenticare questo è il peccato più grave della nostra cultura. E l’Avvento, ha aggiunto Antonazzo, ci ricorda questo: noi viviamo per il Signore. Nel Credo noi professiamo che Egli ritornerà e che siamo “nell’attesa della sua venuta”. Avvento vuol dire appunto “Venuta” e tutta la nostra vita è un’attesa. L’attesa diventa invocazione a Dio che “susciti in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli”. Per questo, come sostiene S. Paolo (Rm 13, 11-14), occorre vigilare, essere svegli. E questo è speranza, è gioia. Quindi il Vescovo Gerardo ha raccomandato: “Orientate la vostra vita, non soccombete alla tentazione del mondo di vivere come se Dio non ci fosse, come se Gesù non fosse mai venuto e non fosse risorto”. Non dobbiamo, infatti, mai perdere la consapevolezza che il Signore ritorna. Questo è l’Avvento, preparare la celebrazione della venuta del Signore a Natale. Perciò: Andiamo con gioia incontro al Signore!, come canta il Salmo del giorno.

Al termine della S. Messa, si è svolta, sempre nella chiesa, l’assemblea pastorale, cioè l’incontro tra il Vescovo ed i fedeli della parrocchia, in modo diretto, semplice e condiviso. E’ il momento in cui il Vescovo, da Pastore, desidera più che parlare, ascoltare i fedeli, le loro domande, le loro esigenze, preoccupazioni, difficoltà, proposte… E piano piano le questioni sono venute fuori e lui è sempre stato disponibile e pronto a rispondere. Si è parlato della liturgia, del ruolo del Coro nelle celebrazioni, della catechesi che si fa in parrocchia e, ancor più, della famiglia, della coppia, dell’amore in famiglia. Ne parlano Papa Francesco nella sua Esortazione apostolica Amoris Laetitia e il Vescovo nella Lettera pastorale “Come sigillo sul tuo cuore”, che riprende quei temi e segna e spiega il Piano pastorale di questo anno per la Diocesi, tutto incentrato a riscoprire e valorizzare la gioia dell’amore nella famiglia. E’ questa una priorità.

Molto simpatiche e graziose le domande che anche i più piccoli hanno voluto rivolgere al Vescovo: come passa la giornata, quante ore prega, dove vive e addirittura i suoi hobbies…

Una serata domenicale davvero speciale, dunque, amichevole e confidenziale, sorridente ma anche profonda, che certamente ha lasciato una traccia su cui continuare a riflettere e da cui magari proprio orientare o ri-orientare meglio la propria vita. Un seme è stato piantato, prima o poi porterà il suo frutto.

Adriana Letta

Foto di Alberto Ceccon

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