Natale in “Casa Pellecchia”

Un Natale all’insegna dell’interculturalità e della preghiera
Cassino. 22 Dicembre
Liceo scientifico “Gioacchino Pellecchia”

«Io maghrebino, turco, algerino,
berbero, libico, greco, iracheno,
io tunisino, io marocchino,
siriano, andaluso, occitano, sloveno,
montenegrino, bosniaco, croato,
palestinese, israeliano, egiziano,
io libanese, io albanese,
io salentino, io italiano.
Figlio del mare che è in mezzo alle terre
figlio di terre abbracciate dal mare
le unisce la storia, la tradizione
cultura, memoria, musica e parole.»

Queste parole, tratte dal brano “Rock & Raì” della band salentina Crifiu, cantate a ritmo di una musica nuova, che mescola pennellate orientaleggianti al genere rock, sono risuonate a gran voce nell’atrio del nostro liceo nel corso dell’assemblea d’istituto durante la quale docenti e alunni si sono riuniti per celebrare il Natale. Un’unica voce che gridava l’uguaglianza. E la pace.

Uguaglianza e Pace. Sono questi i temi proposti dal presepe allestito dagli stessi alunni del liceo, che, quest’anno, ha voluto affrontare e sottolineare il dramma vissuto da tutti coloro che, partendo da paesi lontani e alla ricerca di un mondo migliore, affidano le loro vite e le loro speranze al Mar Mediterraneo, il “mare tra le terre”, che le accoglie e custodisce. Un dramma vissuto anche dai nostri conterranei, che dovendo lasciare la Nostra Terra, si affidarono all’oceano.

Questa iniziativa volta alla sensibilizzazione al dialogo interculturale e a far scoprire come gli insegnamenti di Gesù parlino all’uomo di oggi, indipendentemente dalla propria fede, cultura e vissuto sociale, prende il nome di “Progetto Natale”. Un’attività promossa dal Dirigente Scolastico Prof. Salvatore Salzillo che, tenendo conto degli obiettivi formativi volti a sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture (legge 107/2015), ormai da diversi anni viene portata avanti con tanta dedizione e amore dalla prof.ssa Anna Todisco.

Nel corso della mattinata, allietata da diversi canti, natalizi e non, si è visto come angoscia, paura, tristezza, siano emozioni che hanno accomunato e accomunano tutt’oggi ciascun uomo. Tutti questi diversi stati d’animo, dalla disperazione alla gioia, fino all’amore per Dio, si riconoscono nella preghiera, in cui ognuno di noi trova conforto. In ogni angolo del mondo, in qualsiasi modo, ogni essere umano prega. L’atto di rivolgersi verso l’alto per chiedere aiuto, per ringraziare, è un fenomeno universale: dove c’è vita, là c’è preghiera.

Proprio sulla base del riconoscimento dell’universalità della preghiera, si è aperto un dialogo interreligioso attraverso l’ascolto di preghiere islamiche, induiste, africane, buddiste, ebraiche, cristiane. Un dialogo di umiltà e di condivisione che si è concluso con l’ascolto di una preghiera scritta dagli stessi alunni partecipanti al progetto.

Momento culmine di questo dialogo sono state le testimonianze riportate da alcuni ragazzi del liceo, che hanno deciso di condividere la loro storia, la loro esperienza di accoglienza in Italia. Le loro parole, i loro vivi ricordi, le loro prime impressioni, paure, difficoltà ma anche soddisfazioni, assieme ai racconti di nuove amicizie, hanno toccato tutti i presenti.

In questo spirito di riflessione, di condivisione e fraternità si è trascorsa una mattinata pregna di significato. Una mattinata che, assieme agli auguri gioiosi e ai canti festosi, è riuscita a scuoterci da quell’imperturbabilità quotidiana che affligge il mondo, aprendo i nostri cuori al Vero Spirito del Natale: un Natale di Amore, di Pace, di Condivisione.
Un Natale di Accoglienza.

Luca Bianchi

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