Messaggio del Direttore Diocesano del Servizio di Pastorale Giovanile

Desidero dirvi ciò che spero come conseguenza della Giornata della gioventù: spero che ci sia chiasso… Però io voglio che vi facciate sentire nelle diocesi, voglio che si esca fuori, voglio che la Chiesa sia per le strade…”.

Furono queste le parole con le quali Papa Francesco si congedò dalla GMG di Rio de Janeiro nel 2013 e con le stesse parole di un invito al “chiasso” si è aperta l’ultima giornata mondiale a Cracovia.

Carissimi giovani, personalmente non ho partecipato alla GMG di Cracovia. Sono però al corrente che i molti sacerdoti e giovani che vi hanno partecipato anche dalla nostra Diocesi, si portano dietro momenti e ricordi significativi, emozioni forti, ma soprattutto stupore: lo stupore che nasce dal fatto che le GMG non sono mai uguali, ma lasciano sempre una ricchezza interiore che non ha eguali.

Nel vedere le immagini che in quei giorni venivano trasmesse dai mezzi della comunicazione, mi chiedevo: perché tanti giovani si mobilitano da ogni parte del mondo per parteciparvi? Cosa li ha mossi a lasciare le loro case e le loro comodità ed affrontare intemperie di ogni genere?

La risposta? Provo timidamente a darla: credo che a mobilitare così tanti giovani sia stato decisamente un motore nascosto dentro di loro. I giovani partecipanti hanno visto nel Papa il Gesù che parla loro, li convoca, li ascolta, li sa capire e soprattutto li ama.

L’ultima GMG è stata una festa di colori, di volti diversi, di storie diverse, di persone diverse che tuttavia riuscivano a capirsi, a parlarsi, ad abbracciarsi, a volersi bene, come appartenenti ad una unica grande famiglia.

Ed è proprio da quest’ ultima GMG che raccolgo le indicazione per offrire a me stesso, a voi e alla nuova equipe, una Pastorale Giovanile che sappia camminare al fianco di ciascun giovane, che sappia far comunione fra parrocchie diverse, che sappia voler bene a ciascuno di quei giovani che incontrerà nel territorio della nostra nuova realtà diocesana, che è la chiesa di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo.

Una PG che sappia tenere per mano tutti, soprattutto i più deboli e indifesi. Una PG impastata di pace, di solidarietà, di condivisione, di gioia, di allegria, che sappia costruire uomini e donne per un futuro dove non c’è posto per il terrore e la guerra, bensì un futuro abitato da giovani costruttori coraggiosi di ponti di unità, di riconciliazione e di perdono.

Carissimi giovani, facciamo chiasso, facciamo sentire le nostre voci, facciamo sentire la nostra gioia, usciamo per le strade a costruire una Chiesa più giusta, più solidale, più energica e più santa.

Buon cammino a tutti.

Don Silvano Casciotti

Direttore

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