Messa Crismale 2021

La famiglia diocesana riunita attorno al suo Vescovo e ai suoi Sacerdoti celebra l’Eucarestia nel segno della rinascita

 

La Messa Crismale 2021 ha avuto luogo nella Concattedrale di Cassino mercoledì 31 marzo. Emozionante, dopo un anno di pandemia, vedere la chiesa riempirsi via via di bianche casule, man mano che i sacerdoti diocesani prendevano posto tra i banchi, non potendo partecipare tutti alla processione di ingresso. Una lettera del vescovo infatti aveva in precedenza dato indicazioni ben precise sulla partecipazione nel rispetto diligente delle norme sanitarie anticovid. I fedeli presenti, pochi perché complessivamente erano disponibili solo 200 posti, molti dei quali riservati ai presbiteri, e i moltissimi che da casa seguivano in streaming la diretta grazie alla Pastorale Digitale (sul sito e sul canale youtube della Diocesi e sull’emittente Teluniverso), sentivano una gioia profonda nel vedere tanti sacerdoti riuniti. Nella mente si ripresentava viva la situazione dello scorso anno, in cui – in pieno duro lckdown – le chiese erano addirittura chiuse e le celebrazioni erano esclusivamente in diretta televisiva. La Messa Crismale, che riunisce la chiesa diocesana, è unica nell’anno liturgico, precede il triduo pasquale, celebra l’istituzione del Sacerdozio e benedice gli oli – segni naturali che diventano sacri – che serviranno per tutto l’anno per alcuni Sacramenti. Una Messa che è tutto un richiamo alla grandezza e agli impegni del sacerdozio cristiano. Mai, come nella celebrazione della benedizione degli oli, si realizza, in pienezza e visibilità, l’affermazione: l’Eucarestia fa la Chiesa e la Chiesa fa l’Eucarestia.

Composizioni floreali particolarmente belle e colorate esprimevano bene il gioioso senso di rinascita e di speranza che pervadeva il cuore di tutti, mentre i musicisti della Cattedrale di Sora sostenevano e innalzavano il clima di preghiera. Il Vescovo Gerardo Antonazzo ha porto il saluto affettuoso a tutti i Sacerdoti, ricordando quelli che in questo difficile anno sono saliti in cielo, quelli che sono stati colpiti dal coronavirus, quelli che per condizioni di età e di salute non potevano essere presenti, quelli che hanno compiuto il 25°, il 50° o addirittura il 72° anniversario di Sacerdozio. Davvero il cuore di tutti batteva all’unisono.

Nell’omelia leggi l’omelia ha ricordato anche la Visita Pastorale “Sto alla porta e busso” che, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, è andata avanti e ha dato modo al Pastore della diocesi di conoscere tante situazioni e persone, anche tanti esempi di amore domestico spinto fino all’eroismo ma vissuto con semplicità e naturalezza da lasciare senza parole: un “prezioso patrimonio di liturgia domestica”. Ora, ha detto, la nostra non è più la stessa chiesa rispetto a prima del covid: tempi, programmi, priorità sono cambiati, è iniziata una nuova stagione pastorale, più generativa che in precedenza, che va portata avanti.

La liturgia del giorno celebra il sacerdozio ministeriale, evidenziando l’importanza dei sacerdoti, del loro ruolo e della loro missione; particolarmente toccante è stato il momento del rinnovo delle promesse sacerdotali da parte di tutti i presbiteri presenti, che con convinzione e commozione alle domande rivolte dal Vescovo hanno risposto “Sì, lo voglio”. Quindi c’è stata la benedizione degli oli, preparati davanti all’altare: l’olio degli infermi, per il sacramento dell’Unzione degli infermi; l’olio dei catecumeni, per coloro che iniziano il cammino cristiano con il Battesimo, e l’olio che, unito al profumo versatovi dal Vescovo, è diventato crisma, con cui verranno unti coloro che riceveranno il Battesimo, la Cresima e l’Ordine Sacro.

Al momento della Comunione, dei ministri hanno portato le specie eucaristiche ai Sacerdoti senza farli spostare, e ai laici presenti, tutto nel massimo ordine. Significativamente le offerte raccolte nella Messa saranno devolute al Seminario diocesano per la formazione dei seminaristi. Questi ultimi, come sempre in questi casi, guidati dal cerimoniere Don William Di Cicco, hanno svolto un ottimo servizio per la liturgia. In un breve intervento, il Vicario generale diocesano, Don Alessandro Recchia, ha ringraziato il Vescovo, osservando come, nei mesi in cui la recrudescenza del contagio andava scoraggiando le persone e fiaccando la loro resilienza, l’aver avuto la Visita Pastorale del Vescovo ha ridato vigore e fiducia rimotivando l’impegno di tutti, cosa decisamente importante e costruttiva. Al termine, gli Oli sono stati consegnati ai Vicari delle varie Zone pastorali, a cui poi ogni parrocchia si rivolgerà per ritirare la propria parte. Tutta la celebrazione è stata seguita, in presenza o in tv, con grande partecipazione e raccoglimento, e sembra che davvero abbia dato una spinta di rinascita immettendo tutti nel clima pieno della Settimana Santa.

Adriana Letta

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