Oggi, sabato 23 Aprile 2016, a Roccasecca Stazione, all’interno della chiesa S. Maria Assunta, il neo-presbitero don Cristian Di Silvio ha presieduto la sua prima Celebrazione Eucaristica.
L’invito di partecipazione è stato ampiamente accettato visto l’abbondante afflusso di fedeli riunitisi nel plesso ecclesiale. Ovviamente non sono mancati all’appello le autorità civili rappresentate dalla persona del sindaco di Roccasecca, dott. Giovanni Giorgio, gli Scout e la Misericordia locale. Ad animare la funzione religiosa è stato lo stesso coro parrocchiale.
Dagli occhi di don Cristian era possibile intravedere quanta fosse l’emozione che un giovane prete può provare quando sa che di lì ad una manciata di minuti avrebbe potuto innalzare finalmente al cielo quel pane e quel vino i quali sarebbero diventati rispettivamente corpo e sangue di Cristo.
La tradizione vuole che l’omelia durante la prima messa di un sacerdote venga fatta da un altro concelebrante e, proprio per questa ragione, questo oneroso incarico in un momento così toccante e gioioso è spettato al parroco mons. Giandomenico Valente. Tra le centinaia di parole proclamate dalla sua bocca, non possiamo non riproporre la testimonianza consegnata da don Giandomenico a don Cristian: “Durante la mia prima processione da prete ho assistito ad uno scena che mantengo tuttora ancorata al mio cuore. Un bambino che si trovava nelle mie vicinanze, indicando me disse alla madre che io fossi Gesù. Beh, penso sia stato uno di quei momenti forti i quali hanno segnato il mio percorso spirituale e mi abbia spronato in qualche modo ad essere sempre più simile al Nostro Salvatore. Adesso, quindi, voglio consegnarlo a te in eredità per fare in modo che anche tu possa sempre incarnare la figura del Buon Pastore”.
Dopo aver ringraziato tutte quelle persone che non aveva avuto il tempo di ringraziare durante la celebrazione di ordinazione la messa si è conclusa con il bacio delle sue mani consacrate a Dio.
Al termine di tutto un agape fraterna ha contornato la serata a lui, ma anche a noi, molto cara.
Mario Fraioli
Foto di Mario Fraioli
