Concluso il ciclo di incontri dei fidanzati presso la Parrocchia di S. Pietro Apostolo in Cassino
Si è concluso nella III domenica di Avvento, quella del “Gaudete”, «l’itinerario (anche) di fede in preparazione al Sacramento del matrimonio» – come è detto nel dépliant! – nella parrocchia di S. Pietro Apostolo in Cassino. Undici coppie di giovani che hanno chiesto di sposarsi in chiesa, hanno seguito le serate nel salone parrocchiale, sotto la guida del parroco Mons. Fortunato Tamburrini e con il contributo dei membri dell’équipe. Ogni sera, in un crescendo continuo, il tavolo in fondo al salone era una mensa imbandita, prima di “stuzzichini”, poi via via di pietanze varie e invitanti preparate dalle coppie dell’équipe, fino alla serata finale, in cui sono stati loro, i fidanzati, a farsi protagonisti della cucina, una volta che avevano preso gusto alla cosa. In realtà, ancora una volta, come in passato, è stata proprio questa formula collaudata di accoglienza calorosa e… saporita, in stile familiare, da sempre voluta e stimolata da Don Fortunato, a creare l’atmosfera ideale per fare di questi incontri momenti non solo piacevoli, ma anche di verità profonde, di riflessione, di scambio e confronto reciproco, di esame di coscienza e di introspezione; di apertura della mente e del cuore al mistero grande del matrimonio.
Si è andati dalla accoglienza e conoscenza alla visione e discussione di un film sul matrimonio, alla testimonianza di coppie ai primi, ai secondi e ai terzi passi, con figli bambini, preadolescenti e giovani, fino a coppie in navigazione da decenni; dalla riflessione sulla sessualità e l’amore alla paternità e maternità responsabile; dalla mediazione familiare agli aspetti giuridici e fiscali del matrimonio, al “come” sposarsi, essenza del matrimonio, al rito, alla spiritualità della coppia. Tanti i temi trattati, tutti importanti, profondi e anche impegnativi ma sempre conditi di battute scherzose per evitare la monotonia di un discorso troppo serio e riagganciare prontamente l’attenzione eventualmente deviata. Fondamentali le meditazioni del Parroco, che ha indicato nell’amore di Cristo, simboleggiato nella Croce, il modello di amore per ogni coppia, nella Parola di Dio la luce per il cammino, nella brocca e nel catino il simbolo del servizio reciproco degli sposi. Questi simboli restavano esposti nel salone, discreti ma presenti e parlanti. Questi stessi simboli erano contenuti anche, in dimensioni più ridotte, nella “bomboniera” che la parrocchia, nel giorno finale, ha offerto ai fidanzati insieme all’attestato e ad una rosa: la Bibbia, la Croce, una candela, la brocca e il catino, perché continuino anche un domani, nella ordinarietà della vita coniugale, a ricordare il “come” amarsi.
L’ultimo giorno i fidanzati hanno partecipato alla Messa delle 11.00 (v. foto), in cui sono stati presentati alla comunità parrocchiale, hanno collaborato attivamente nelle letture della Celebrazione, hanno ricevuto una speciale benedizione e recitato insieme una bellissima preghiera. Subito dopo, nel salone parrocchiale, si sono ritrovati col parroco e con l’équipe per le ultime “consegne”, per la “Serenata agli sposi” e la “bomboniera”, comprendente anche un dvd con tutti i contenuti e le informazioni necessarie. Ancora una volta sorrisi e commozione, risate e profondità di riflessioni. In una parola: una gioia autentica, una amicizia comune, un ringraziarsi a vicenda. Al di là delle battute e degli scherzi, si percepiva non un sollievo, ma un vero dispiacere generale perché gli incontri erano finiti. Ed era tutto uno scambiarsi auguri e numeri di telefono e promettersi di rivedersi.
La parrocchia ha così iniziato un percorso rinnovato, alla luce della Lettera Pastorale del Vescovo Gerardo “Come sigillo sul tuo cuore” e della Esortazione apostolica Amoris laetitia di Papa Francesco. E’ già programmato un nuovo incontro. Non si può mandare disperso un così bel patrimonio spirituale ed umano che si è creato e chiede solo di essere coltivato e accresciuto. La coppia e la famiglia ci stanno a cuore. Molto.
Adriana Letta
