L’eremo di Santa Maria a Montevetro in Esperia

L’eremo di Santa Maria a Montevetro in Esperia

di Lucio Meglio

 

Sulla punta estrema del roccioso Monte Vetro, nel comune di Esperia, a quota 488 s.l.m., sorge la chiesetta di Santa Maria di Montevetro. La prima attestazione storica del tempio risale al 1314 quando lo ritroviamo di proprietà del vescovo di Aquino; ma si ipotizza che la sua costruzione avvenne su un primitivo eremo del XI secolo in seguito all’arrivo, nel territorio della Valle del Quesa, di alcuni monaci greci. Scarse sono le sue notizie nel corso dei secoli. Nel 1599 alla chiesa di Santa Maria di Montevetro, di patronato dell’Università, vi fu unito un titolo di Cappellania. Nel Settecento la chiesa rurale di Santa Maria non compare né nell’elenco degli edifici sacri visitati dal vescovo di Aquino, mons. Giuseppe de Carolis, nella visita pastorale del 1703 a Roccaguglielma e Monticelli, né in quello dell’enfiteusi e permutazioni del 1709-1711 riferiti alle chiese di Roccaguglielma e Monticelli, segno che in questo periodo era abbandonata.

L’edificio sarà riaperto al culto nel 1884, grazie all’interessamento dei signori Arcangelo Del Signore ed Andrea Proia, con l’aiuto del parroco del tempo don Loreto Palleschi.

Oggi la chiesa, raggiungibile a piedi mediante un sentiero, è sistemata nel mezzo di uno spazio pianeggiante. Presenta due ingressi ed al lato vi sono addossati alcuni locali con essa comunicanti. Nell’interno si percepiscono i rimaneggiamenti di varie epoche; in fondo vi è una piccola abside con interessanti affreschi risalenti al secolo XV e la statua della Vergine Maria del Rosario.  Il giorno di Pasquetta il popolo di Esperia vi festeggia la Madonna del Rosario.

 

Come raggiungere l’eremo

Difficoltà: T

Dislivello in salita: 350 mt.

Tempo di percorrenza: 2 h. (andata e ritorno)

Descrizione: dal centro di Esperia si scende in auto verso la frazione di Monticelli. Da qui si prende la strada a sinistra verso le sorgenti. Passato un rio, bisogna lasciare l’auto in via di Monte Vetro. Da questo luogo comincia il sentiero che in un’ora e venti circa, ci condurrà sulla cima di questo monte. Il sentiero è evidente, ma abbastanza ripido. Il Monte è brullo e salendo ci si trova di fronte tutta la mole di Monte d’Oro, altrettanto brullo. Dalla cima del monte, la vista spazia sui Monti Aurunci ed Ausoni, su Monticelli ed Esperia con la sua Rocca.

Fonti e bibliografia

Meglio L., (2013), Gli Eremi della Diocesi di Sora, Aquino, Pontecorvo, Sora.

Foto: eremo Esperia

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