Le musiche di Dante. Versi Suoni Canti

È stato questo il filo conduttore della serata di domenica 1 agosto 2021 in riva al Lago di Posta Fibreno nella suggestiva scenografia dei salici. Un omaggio nel settimo centenario dantesco organizzato dal Comune e dalla Riserva Naturale per un evento all’insegna dell’Estate delle meraviglie nei Parchi della Regione Lazio, nei quali natura e cultura si incontrano per dare spazio ai valori e alle forme della bellezza.

Progettato con cura dall’Associazione Musicale “Le Voci del Cuore Aps”, l’appuntamento è stato presentato dall’entusiasmo della maestra Manuela Abballe. Al clavicembalo e al pianoforte il maestro Giacomo Cellucci, al violoncello il maestro Donato Cedrone, cui si è unita la virtù canora della giovane soprano maestra Stella Alonzi. Sorretto da vero intelletto d’amore, il prof. Marcello Carlino, per tanti anni docente alla Sapienza di Roma, ha tessuto la tela con letture e note di commento di passi della Commedia per lasciar trasparire la dimensione musicale dell’opera attraverso un viaggio ispirato al tema centrale della riconciliazione dell’umanità con Dio, “l’amor che move il sole e l’altre stelle”. Un percorso di poesia in movimento, di dramma, di pietà, di respiro di speranza, di contemplazione. E la musica ha conferito intensità di espressione alla parola poetica della Commedia, dalle note iniziali del quattrocentesco Francesco Landini (in armonia di suoni con la dolce Matelda che nel Paradiso terrestre canta e raccoglie fior da fiore sulle rive del Lete) a quella finale di Franco Battiato (omaggio all’amore di Paolo e Francesca), passando per le note celestiali della verdiana “Vergine degli Angeli” (in commossa sintonia con la preghiera di san Bernardo alla Vergine) e del pucciniano “O mio babbino caro” (che fa eco all’episodio dantesco di Gianni Schicchi), senza omettere lo stridore della musica dodecafonica riecheggiante i cupi suoni dell’arzanà di Venezia del XXI dell’Inferno.

La manifestazione si è avvalsa della collaborazione culturale del Centro di Studi Sorani Vincenzo Patriarca Aps, che dal 2017 ha avviato un viaggio con il Sommo Poeta, ricevendo anche il riconoscimento del patrocinio del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Tra le più importanti iniziative finora realizzate, si segnala la pubblicazione di cinque saggi (uno per anno, dal 2017 al 2021) appositamente scritti dal socio (e membro del direttivo) prof. Marcello Carlino su aspetti che connotano e attraversano la Commedia: la funzione e il valore della metamorfosi, la similitudine nell’architettura del poema, l’intreccio di arti a convito, l’espressionismo delle immagini e delle situazioni, l’attualità dell’opera.

Lo spunto iniziale, come ha ricordato il presidente del Centro di Studi Sorani, è stato suggerito dalla campana della chiesa cattedrale di Sora, che reca l’anno di fusione 1321, mera ma significativa coincidenza con l’anno del dies natalis di Dante. Ed infatti nel prossimo mese di settembre verrà presentato il saggio storico del prof. Giuseppe D’Onorio, socio e membro del direttivo del Centro sorano: SQUILLA DI LONTANO. Il paesaggio sonoro di Firenze, Verona, Ravenna e Sora al tempo di Dante.

Con questo annuncio si è concluso l’evento del Lago, i cui protagonisti sono stati lungamente applauditi dal numeroso e qualificato pubblico presente. Saluti e ringraziamenti sono stati rivolti dal Sindaco di Posta Fibreno, dott. Adamo Pantano, dal direttore della Riserva Naturale, dott. Antonio Lecce, e dal Vescovo diocesano, mons. Gerardo Antonazzo, accompagnato dal parroco abate mons. Antonio Lecce. Il Vescovo ha sottolineato il valore altamente spirituale della Commedia di Dante emerso dal percorso di poesia e musica offerto dai bravissimi interpreti come autentico messaggio di speranza e di bellezza per l’umanità di oggi.

Foto: Manuela Abballe

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