La «Pastorale digitale» che unisce scienza e fede

Nel settore delle comunicazioni, la diocesi di Sora–Cassino– Aquino–Pontecorvo, è stata la prima a formare un team di volontari e professionisti che hanno dato vita alla Pastorale Digitale: realtà unica nel suo genere che mette, non solo in rete, ma in comunione ogni azione pastorale nel territorio diocesano.

Dopo circa due anni, si è allargata la collaborazione e per volere del vescovo Gerardo Antonazzo e del responsabile del settore sviluppo della Pontificia Università «Antonianum», il dott. Paolo Cancelli, si è stipulato un accordo significativo. Il 28 febbraio si è svolta la cerimonia dell’accordo e la sottoscrizione in cui la piattaforma web diocesana (gestita dalla pastorale digitale) sarà un trampolino di lancio e forte trasmettitore dei programmi dell’«Antonianum», a sua volta l’università metterà a disposizioni i suoi docenti per le attività diocesane. A questo primo accordo è subentrata una successiva collaborazione tra «La Sapienza» e «Antonianum»: ed il primo accordo di questo tipo per una ricerca su “scienza e fede”.

Tutela e valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici, Dottrina sociale della Chiesa ed aggiornamento degli insegnanti di religione; questi i punti cardine dell’accordo tra le università. La Pastorale digitale non si tira indietro alle nuove sfide della rivoluzione informatica globale, non era mai accaduto che una Università Pontificia e La Sapienza, l’università più grande d’Europa, arrivassero a stipulare una cooperazione per avviare un progetto di ricerca “scienza e fede”, in più una diocesi mettesse a disposizione le sue strutture mediatiche per favorire la diffusione dei temi trattati. Nell’ambito della prima area saranno sviluppati due progetti di ricerca, sui contesti culturali immateriali (memorie, racconti, tradizioni) e materiali (architetture, paesaggi, reperti) della storia biblica e della vicenda di Francesco d’Assisi e del francescanesimo, nella diocesi sorana sono presenti la Basilica–Santuario Madonna di Canneto a Settefrati (Fr) e vari siti francescani. Nella ricerca saranno coinvolte varie discipline, oltre all’archeologia e alla storia dell’arte: critica testuale, esegesi biblica, filosofia, filologia, linguistica, patristica, teologia, sotto la supervisione dei professori Paola Carafa, Marco Guida e Caterina Papi. Ai professori Gianfranco Tonnarini e Ivan Colagé sarà invece affidata la ricerca sul tema scienza e fede, declinato in prospettiva antropologica e con una particolare attenzione al miglioramento delle condizioni materiali e spirituali, intellettuali ed etiche, culturali e sociali dell’essere umano, al fine di mettere a fuoco le sinergie tra il mondo della ricerca scientifica e la dimensione di fede, elaborata sul piano intellettuale dalla teologia.

I temi affrontati dal gruppo di ricerca su scienza e fede saranno ulteriormente approfonditi nell’ambito dell’area giustizia, pace e integrità del Creato, curata dai professori Paolo Ridola e Nicola Riccardi, titolare, quest’ultimo, dell’omonima cattedra inaugurata dalla Pontificia Università Antonianum già dal 2009. Oggi prevalgono ancora la concentrazione del potere e della ricchezza nelle mani di pochi, la violenza continua delle lotte a matrice etnica e religiosa, l’oppressione delle donne e l’abuso sui minori. A fronte di queste emergenze è necessario favorire, grazie agli apporti di una molteplicità di settori, dalle scienze giuridiche a quelle economiche, dalle discipline filosofiche a quelle teologiche, l’affermazione di un’etica e di una amministrazione dei beni comuni che garantisca equità e giustizia. I due atenei e la diocesi sono così un triplice strumento di crescita e rafforzamento delle strategie e dell’esperienze di studio e fede, senza mai dimenticare l’importanza che le nuove discipline possono sintetizzare e migliorare nell’apprendimento delle diverse materie già citate.

Alessandro Rea

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