Intermezzo teatrale Da Cicerone ad Antonio Valente

Incontro culturale presso la libreria “Universitas” di Sora

Da Cicerone ad Antonio Valente, dal comico al tragico, dall’originale al “solito”, questo è stato l’incontro culturale di venerdì 12 maggio promosso da Vincenzo Perrino, già confratello dell’Arciconfraternita dell’Addolorata e attivo operatore della Pastorale Digitale.

Il teatro visto come il filtro della vita popolare, la rappresentazione per pochi della realtà, dall’epoca degli antichi Romani fino quasi ai giorni nostri: seguendo questa linea è stata analizzata la storiografia e la critica letteraria di Cicerone all’arte teatrale, i rimandi di Giovenale, noto scrittore di satire aquinate, la nascita nel Medioevo del dramma liturgico e le sue testimonianze nei codici compilati dagli amanuensi e contenuti nelle biblioteche dei monasteri del nostro territorio, la riscoperta di Vitruvio per opera di Giovanni Sulpicio e quindi l’arte della rappresentazione teatrale vista dai nostri conterranei ciociari tra il 1500 e il 1700 alla corte dei Boncompagni.

È risaputo che la Ciociaria sia stata terra di drammaturghi e sia stata molto importante in passato, in quanto crocevia tra Roma e Napoli e come tale anche punto di incontro tra i vari fermenti culturali sorti in queste due grandi città. E’ così che dal Rinascimento fino all’Illuminismo nella nostra terra, grazie soprattutto all’opera di famiglie particolarmente importanti come i Boncompagni, sono cresciuti autori di opere teatrali più o meno conosciute, alcuni dei quali hanno dato lustro alla terra ciociara.

E’ il caso del già citato Giovanni Sulpicio, di Fabrizio Caroso, dei fratelli Tizzone, del misterioso Gaetano Marsella da Isola Liri e di molti altri ancora. Nei secoli dunque la loro opera ha trasformato in particolare le cittadine di Sora, Veroli e Arpino in centri di cultura locale e di sviluppo delle arti.

È tuttavia emerso quanto sia stato infruttuoso non dotare, nonostante le richieste effettuate, il nostro territorio di un luogo adibito a teatro, situazione che lo stesso Antonio Valente, noto architetto sorano, ha cercato di risolvere, senza successo, in passato.

La grande qualità dell’incontro, che ha creato una dotta atmosfera è stata ulteriormente arricchita dal luogo del suo svolgimento, tra i volumi sia religiosi sia laici ed accademici della libreria “Universitas” di Sora. Senza dubbio si è trattato di un evento di grande spessore culturale, dal quale tutti i partecipanti hanno potuto ottenere un grande guadagno in termini di conoscenza e di sapere.

Luca Fiorletta

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