In Memoria delle vittime civili

Commemorazione del martirio di Cassino nel 72° anniversario

Il 15 Marzo è una data che la città di Cassino non può e non potrà mai dimenticare, essendo l’Anniversario – quest’anno il 72° – della sua distruzione, avvenuta per opera degli “alleati” anglo-americani, il 15 marzo 1944. Eventi che si sono stampati nella memoria collettiva del popolo e ne segnano ormai il dna, l’identità più profonda. Per questo è volontà non solo dell’Amministrazione comunale, ma di tutta la popolazione, fare memoria di quel “Martirio”, perché anche le nuove generazioni conoscano, sappiano, comprendano e ne facciano tesoro per costruire un futuro di pace.

Nella mattina, in piazza De Gasperi, presso il Monumento ai Caduti – Muro del Martirologio si è svolta la solenne e sentita Commemorazione, alla presenza delle autorità civili, il Prefetto Emilia Zarrilli, il Vescovo Gerardo Antonazzo, il presidente della Provincia Pompeo, il Console Polacco in Italia, il Rettore dell’Università Giovanni Betta, i Sindaci dei Comuni vicini e, ovviamente, il Sindaco di Cassino con tutta l’Amministrazione comunale; presenti anche le associazioni combattentistiche e d’arma e delle vittime civili di guerra con i loro labari, e numerosi studenti e cittadini.

Il Prefetto e il Sindaco insieme hanno deposto una corona di alloro al Monumento ai Caduti, mentre il Presidente del Centro Internazionale Anne Frank di Cassino avv. Emiliano Venturi ed il direttore prof. Giuseppe Troiano hanno deposto un fascio di fiori al Muro del Martirologio, che riporta i nomi di tutte le vittime. A presentare la manifestazione la giornalista Elena Pittiglio, ad animare la cerimonia due formazioni musicali, il Coro “S. Giovanni B. Città di Cassino” diretto da Fulvio Venditti e la Banda Musicale “Don Bosco Città di Cassino” diretta da Marcello Bruni. Il Vescovo Antonazzo ha guidato un intenso momento di riflessione e di preghiera per le vittime della guerra, concludendolo con la benedizione.

Sono seguite due testimonianze particolarmente toccanti, una da un sopravvissuto, Giovanni Vizzaccaro, che ha raccontato la propria storia, rivolgendosi particolarmente ai giovani; l’altra è stata letta da uno studente del Liceo delle Scienze Umane “Varrone”, Emanuele Mattia, e riguarda la vicenda umana di una donna, Luigella, madre che vide morire alcuni dei suoi figli e rimanere “grande invalido” il suo primogenito. La commozione era palpabile in tutti nella piazza accarezzata da un pallido sole.

Il Sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone, nel suo intervento, ha ricordato quella “pagina di storia triste e dura”, giunta ad un solo mese di distanza dal bombardamento di Montecassino, “che in ogni famiglia viene ricordata con profonda commozione e sofferenza, ma anche con l’orgoglio di un popolo che ha saputo ritrovare il coraggio di ricominciare” e si è soffermato sulla lunga e non semplice ricostruzione e rinascita della città, grazie a “coloro che nel dopoguerra hanno fatto proprio il motto benedettino ‘Succisa Virescit’” ed hanno reso possibile un “miracolo”. Ed ha aggiunto: “Giornate simili svolgono un ruolo importantissimo nel consolidare quei valori e quei sentimenti forti, alla base di un messaggio di Pace, che tutti noi dobbiamo fare nostro”. E a questo proposito ha ricordato “un altro simbolo nel mondo della nostra città, la Fiaccola Benedettina” che quest’anno ha raggiunto l’Olanda (ogni anno una diversa capitale europea), come simbolo di pace che “continua a diffondere ovunque la Regola di San Benedetto: Ora et labora”, che per il popolo cassinate è un valore che “nessuno potrà mai scalfire”. Il Sindaco ha dato poi lettura di due messaggi di solidarietà: quello del sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano e quello del Presidente nazionale dell’associazione Vittime civili di guerra. L’artista Paolo Barabani ha poi concluso eseguendo una canzone “di pace”, Imagine di John Lennon.

Al Teatro Manzoni
Conclusa la cerimonia in piazza, ci si è spostati nel vicino Teatro Manzoni, dove alunni di varie scuole erano convenuti per un incontro a loro principalmente dedicato, organizzato dal Centro Anne Frank. Nell’atrio del teatro erano esposti i bellissimi lavori della Mostra “Calvario di Cassino e Linea Gustav” realizzati dagli studenti del Liceo Artistico, dell’Istituto Comprensivo Cassino 1 e dell’ITCG.

In sala ha aperto la manifestazione il Coro “Annibale Messore”, diretto da Maria Grazia Messore e accompagnato all’organo da Carmelo Messore, eseguendo l’Inno nazionale ed altri bellissimi brani musicali anche come intermezzo e finale, alcuni con la voce solista del soprano Sonia De Bellis. La Prof. Silvana Casmirri, docente di Storia contemporanea dell’Ateneo cassinate, ha tracciato con la chiarezza e l’attrattività che le sono proprie, un quadro storico generale del periodo bellico per presentare il libro di memorie curato dal Prof. Giuseppe Troiano per il Comune di Cassino, avente per titolo “Antologia dei Sopravvissuti 1943-1945, Storie vere dell’inferno di Cassino e della Linea Gustav“.

A seguire, uno spettacolo in memoria delle vittime civili di guerra, con una danza del corpo di ballo della scuola di Erminia Veglia; poi il Cut di Cassino ha offerto la lettura di alcune poesie, in italiano e in dialetto cassinese, particolarmente toccanti, grazie alla voce di Leda Panaccione e Anna De Sanctis, con accompagnamento musicale di Antonio Lauritano. E, intervallati, due filmati di Giuseppe Troiano sulla guerra e su Cassino prima e dopo la distruzione, molto eloquenti ed efficaci, per la regia di Ferdinando De Cesare.

Nel pomeriggio di questo intenso giorno si è tenuta la cerimonia di premiazione del Concorso Arti visive sulla Pace indetto tra gli studenti delle scuole cassinati, con recitazione di poesie, musica e filmati. Una giornata per la quale va ringraziato caldamente il Centro Anne Frank, per il grande impegno profuso e gli ottimi risultati raggiunti.

Adriana Letta

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