Il pellegrinaggio dell’‘UNITALSI a San Pio, perché la sofferenza si muti in gioia.

UNITALSI Sottosezione Sora – Aquino – Pontecorvo Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo

Il viaggio dell’Unitalsi della sottosezione di Sora Cassino Aquino Pontecorvo verso San Giovanni Rotondo (FG) ha inizio alle ore 6:00 di domenica 11 ottobre. L’incessante pioggia vorrebbe interporsi tra noi e la determinazione di partire, ma noi volontari, malati e pellegrini (in tutto circa 100 persone), più determinati che mai, saliamo a bordo del pullman e dei 5 pulmini e partiamo carichi di speranze e di richieste da rivolgere a Dio tramite l’intercessione di Padre Pio e di Maria.

Al nostro arrivo veniamo accolti ed aiutati dai volontari dell’Unitalsi Pugliese che con gentilezza, ci accompagnano subito nella cripta che custodisce la tomba di San Pio. E’ il luogo culminante dove tutti vogliono subito andare, per poter rendere omaggio ai resti del Santo.

La grandezza e al tempo stesso l’umiltà di San Pio, sono palpabili nelle piccole tesserine dorate, ottenute fondendo i tanti ex-voto donati, negli anni, dai fedeli, che ricoprono le pareti e il soffitto della cripta formando insieme degli splendidi mosaici.

Anche intorno alla cripta circolare vi sono meravigliosi mosaici che rappresentano la vita di Gesù, la vita di S. Pio e quella di S. Francesco.

Dopo la visita nella cripta, ci siamo spostati nella Chiesa Superiore, per partecipare alla S. Messa. Una chiesa veramente immensa, con una grandissima vetrata colorata (opera dall’architetto Renzo Piano), dove ci si sente “piccoli” ma comunque protetti dal Santo e custoditi dal crocifisso che si trova al Centro.

Al termine della celebrazione ci siamo avviati verso il ristorante per “trovare ristoro” nel corpo con un bel pranzo e “gustare” anche l’amore incondizionato e gratuito della comunione fraterna che si respira facilmente a tavola.

Nel pomeriggio, avendo un po’ di tempo libero, molti di noi sono andati a visitare le altre due chiese: la Chiesa Antica, molto piccola, dove si trova il Confessionale di Padre Pio, e accanto, in comunicazione con la prima, la Chiesa di S. Maria delle Grazie, costruita mentre Padre Pio era in vita.

Il tempo restante, prima di ritornare a casa, lo abbiamo dedicato a “stare bene” tra noi, in questo luogo caro a molti, dove la piccolezza di un frate è diventata il fulcro di una grande santità, dove la sofferenza di un singolo è diventata il sollievo di molti.

E’ questo il motivo per cui l’UNITALSI si reca a San Giovanni Rotondo ogni anno, perché nella povertà francescana di San Pio, riconosciamo la nostra missione; dall’“uscire” di casa partendo per i pellegrinaggi, all’“annunciare” la fede nella concretezza dell’agire, andando ad “abitare” con i più deboli facendoci partecipi delle loro difficoltà e delle loro gioie, così da “educare” tanti alla Misericordia che ha come modello la vera Carità, per poter “trasfigurare” la sofferenza in gioia, la povertà in ricchezza, la disabilità in talento.

In altre parole, questo è un altro modo di raccontarvi in breve questo pellegrinaggio vissuto dalla nostra sottosezione in questa domenica di ottobre.

E’ stata una giornata lunga, intensa soprattutto condivisa e curata e sicuramente è servita a tutti noi perché, come dice Papa Francesco: “Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore”.

Articolo e foto: Rosalba Rosati

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