Il lavoro che vogliamo

Il progetto Policoro incontra i giovani delle zone pastorali.

Il Progetto Policoro della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, in un vero e proprio tour promozionale che continuerà fino al prossimo autunno, sta incontrando i giovani delle zone pastorali per parlare di lavoro da un punto di vista diverso, quello evangelico, riflettendo in particolare sulla vocazione di ogni ragazzo. Il primo incontro si è svolto il 12 luglio, alle ore 18:00, nella zona pastorale di Atina, presso la parrocchia di Rosanisco; il secondo venerdì 19 luglio, sempre alle ore 18:00, presso i locali della Concattedrale di Cassino (Chiesa Madre). Entrambi gli incontri, rivolti ai giovani dai 16 anni in su, hanno avuto un ampio riscontro e restituito stimoli importanti agli animatori che li hanno organizzati. L’obiettivo principale è stato far conoscere e promuovere il Progetto Policoro, le sue finalità e il suo stile pastorale, ma anche gli obiettivi concreti raggiunti e il suo patrimonio di esperienze nazionali. Successivamente, al fine di coinvolgere direttamente i ragazzi presenti, gli animatori hanno ideato un laboratorio creativo per riflettere non tanto sul lavoro in senso stretto, quanto sull’importanza dell’atteggiamento di ognuno verso il proprio tempo, attraversato da una tendenza fatale alla rassegnazione. L’espediente narrativo, dal notevole impatto, ha riguardato il comportamento ordinario delle acciughe e dei salmoni: se le prime si muovono sempre in branco e si fanno trasportare dalla corrente, i secondi risalgono il fiume e sanno di dover andare controcorrente per realizzarsi. Tra qualche sorriso e molto stupore, i ragazzi sono stati così invitati a ragionare sui loro comportamenti quotidiani e le loro aspirazioni più lontane. Associando aggettivi al comportamento conformista delle acciughe e a quello caparbio dei salmoni, è stata stilata una mappa in cui ogni ragazzo ha potuto collocarsi, senza che nessuno potesse esprimere giudizi di valore. «Vi sentite più acciughe o salmoni?», questa la domanda finale a bruciapelo dell’incontro rivolta dagli animatori. La risposta, per nulla scontata, ha espresso nella maggior parte dei casi una tensione tra le reali possibilità odierne e le aspirazioni più alte di ogni giovane: «Vorremmo essere salmoni, ma spesso il nostro tempo ci porta ad essere acciughe, se non altro per sopravvivere». Qualcuno, in conclusione, ha però affermato: «Si rischia forse più da acciughe, accettando passivamente gli eventi, che da salmone, mettendosi veramente in gioco». Non sta forse qui la virtù cristiana della speranza? Gli incontri zonali del Progetto Policoro ricominceranno il prossimo autunno, in cui verranno toccate le rimanenti zone pastorali e completato il tentativo di combattere tra i giovani della diocesi la rassegnazione, forse il peggior male dei nostri tempi.

Ringraziamo i parroci don Giansandro Salvi di Rosanisco e Don Salvatore Papiro della Concattedrale di Cassino per l’ospitalità nelle loro parrocchia e le le persone che hanno partecipato.

Riccardo Evangelista e Aurora Capuano

Foto Alberto Ceccon 

Categorie: Atina,Cassino,Tutte Le Notizie

Tags: ,,,,,,,,,,