Il Barbiere di Siviglia

Saggio di fine anno della Scuola dell’Infanzia “Anna Maria Lapini” delle Suore Stimmatine

Il Barbiere di Siviglia, di Gioacchino Rossini, in una libera interpretazione “formato famiglia”. E’ quello che ha fatto la Scuola dell’Infanzia “Anna Maria Lapini” delle Suore Stimmatine rappresentandolo come saggio di fine anno giovedì 25 maggio presso l’Aula Pacis di Cassino. Operazione audace mettere in scena un melodramma, seppure in versione ridotta, con bambini che hanno un’età compresa fra i 3 e i 5 anni! Ma la buona volontà, insieme alla collaborazione scuola-genitori, ha reso possibile l’impossibile. Un “Laboratorio operistico“, allestito appositamente, ha riunito per la prima volta bambini e genitori per partecipare attivamente alla rappresentazione, così che gli alunni hanno vissuto l’esperienza di co-protagonisti dell’opera, contribuendo allo spettacolo, alla messa in scena, al canto. Grande, sicuramente, è stato l’impegno delle maestre, dei genitori e dei bambini, grandissimo il divertimento!

Belle le scenografie, belli i costumi colorati e splendenti per grandi e piccini, bello il canto, svolto spesso su una base registrata e accompagnato da una chitarra dal vivo e se il melodramma scelto è già di per sé un’opera buffa, lo è stato ancor più, ma con una nota prevalente di tenerezza e simpatia, con quei meravigliosi bambini e con i simpatici adulti, specialmente i papà, pronti ad intervenire “creativamente” a sopperire talvolta qualche ritardo nell’entrata in scena o nell’attacco musicale…

La vicenda narrata era quella dell’opera rossiniana, con i suoi personaggi: il Conte d’Almaviva, la bella Rosina di cui è innamorato, l’anziano tutore di questa, don Bartolo (uno strepitoso Tonino Comparone!), e poi, naturalmente, Figaro, barbiere “di qualità” nonché “factotum della città”, che si dà da fare per aiutare il Conte a conquistare il cuore della ragazza, alla quale si è presentato sotto il falso nome di Lindoro. Qualche immancabile equivoco e qualche imbroglio complicano la situazione, ma alla fine i nodi si sciolgono e i due innamorati si sposano. Bravi gli adulti sul palco, bravi quelli dietro le quinte che hanno lavorato perché tutto andasse bene, bravissimi e deliziosi i bambini. Lo spettacolo si è rivelato davvero gradevole, spiritoso e divertente, meritandoli tutti gli applausi che il pubblico ha tributato generosamente e l’esperimento di mettere insieme a recitare grandi e piccini è stato un vero successo.

L’ultimo atto della manifestazione è stato la consegna ufficiale ai bambini “grandi”, di 5 anni, che nel prossimo anno scolastico andranno in prima elementare, del “Diploma di passaggio alla Scuola Primaria”, consegnato dalla Maestra, e del cappello, posto in testa dai “veterani”, cioè da alunni di Quinta, che stanno per lasciare questa Scuola per passare alla Scuola Secondaria di primo grado (Scuola media). A tutti complimenti ed auguri!

Adriana Letta

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