Gli alunni ed il personale scolastico di Esperia in parrocchia, per rendere omaggio alla Madonna di Canneto

«Lasciate che i fanciulli vengano a me!». La Madre del Cielo fa proprie le parole di suo Figlio Gesù e accoglie i ragazzi della Scuola Media di Esperia. Nella mattinata del 27 febbraio il personale scolastico e docente del locale Istituto ha fatto visita presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore in Esperia superiore, partecipando in modo composto e raccolto alla celebrazione eucaristica prevista proprio per i discenti e i docenti. Dopo un breve tratto di cammino a piedi tra l’istituto e la parrocchia e dopo un momento di raccoglimento, appena entrati nella Casa del Signore, il celebrante Padre Antonio, mentre la corale parrocchiale intonava il tradizionale canto “Sui balzi in Canneto”, inno del Santuario tra i monti di Settefrati, accoglieva gli alunni, facendo notare loro lo straordinario momento di grazia che la parrocchia sta vivendo con la peregrinatio della statua della Madonna di Canneto. Consapevoli di questo gli alunni, dopo questa riflessione iniziale prendevano posto nei banchi, partecipando in modo discreto, addirittura commovente, alla celebrazione eucaristica quasi come se fossero incantati. E forse incantati lo erano davvero perché non è un fatto consueto avere tra le vie del proprio paese, nella propria parrocchia l’immagine della Vergine di Canneto, che tanti fedeli vanno a visitare nell’amena vallata, partendo da molto lontano e percorrendo decine e decine di chilometri prima di giungere nel Santuario o in auto e pullman o, come avviene nel mese di agosto, a piedi, con le tradizionali “compagnie”, i gruppi di pellegrini che vanno verso il santuario tra i monti della Meta. La presenza dell’immagine mariana, tuttavia, non ha incantato solo i giovani del locale istituto ma anche gli adulti e gli anziani che, nel pomeriggio dello stesso giorno, ai crocicchi delle strade, formavano capannelli di persone, desiderosi di veder passare l’immagine di Maria che, lasciata la parrocchia di Esperia superiore, veniva recata processionalmente in località Badia di Esperia, per proseguire la sua peregrinatio prima di raggiungere altri paesi e parrocchie della zona, nei prossimi giorni.

Giovanni Mancini

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