Formazione per Operatori pastorali Caritas – Primo incontro

Presenti rappresentanti delle Caritas parrocchiali della Zona Pastorale di Cassino

Mercoledì 13 aprile, nel salone parrocchiale di S. Pietro Apostolo in Cassino, si è tenuto il primo incontro, introduttivo, del Corso di formazione per operatori delle Caritas parrocchiali della Zona pastorale di Cassino. Erano presenti rappresentanti delle Caritas di diverse parrocchie cittadine ed anche alcuni parroci o vice. Ha aperto l’incontro per accogliere gli intervenuti Suor Antonella Piccirilli, la quale ha invitato alla preghiera iniziale che, dopo il canto di invocazione allo Spirito Santo, è proseguita con la lettura di un brano degli Atti degli Apostoli (Atti, 2,42-48) ed invocazioni. Poi è stato Don Toma Akuino Teofilo, Direttore della Caritas diocesana, ad offrire – dopo aver porto il saluto del Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo – una riflessione a commento del brano letto, soffermandosi soprattutto sulla prima frase: “Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli Apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere“. Proprio quello che gli operatori Caritas non possono fare a meno di compiere prima di ogni attività: pregare, essere docili alla voce di Dio, permettere allo Spirito di armonizzare le diverse voci presenti nella Chiesa per essere in comunione. Gesù, ha ribadito con forza, è il modello unico per tutti. Dobbiamo essere innamorati per testimoniare l’amore di Dio, e come Gesù “si è spezzato” per amore per noi, così dobbiamo fare anche noi. Ogni comunità parrocchiale non deve delegare la carità, ma farsi carico, “spezzarsi”, perché la carità è un dovere di tutti i battezzati.

Uno sguardo al calendario degli incontri proposto, che prevede il gruppo diviso in due raccogliersi alternativamente a S. Pietro e a S. Bartolomeo intorno a temi comuni, trattati dai membri della Caritas diocesana, ha fatto emergere qualche proposta di revisione per migliorare la frequenza e l’incontro-confronto, e si è concordato di definire meglio date e luoghi di incontro, che saranno comunicati in via definitiva nel prossimo incontro, il 27 aprile a S. Bartolomeo.

Don Akuino ha anche presentato gli altri membri della Caritas diocesana intervenuti, una “squadra meravigliosa che ha cominciato a collaborare ed ha impostato un progetto”: Giuseppe (Geppino) Lauro, Barbara Nardone e Annamaria Gilardi, di Cassino, e di Sora Claudia Farina, Daniela Alonzi, Katia Coletti, Marlene, Armando, Angela e Nicolina, ognuno con un compito in una delle quattro aree in cui opera la Caritas.

In ultimo ha preso la parola Geppino Lauro, che ha portato il saluto del Direttore aggiunto M. Rosaria Lauro, impedita a partecipare, dopodiché ha tracciato la storia della Caritas, nata come nuovo organismo pastorale con decreto della CEI il 2 luglio 1971 per volere di papa Paolo VI, che fin dall’inizio assegnò alla Caritas mete non assistenziali ma pastorali e pedagogiche. Ha proseguito mostrando, attraverso slide, il lungo cammino della Caritas, che ha teso in tutti questi anni a riflettere e a migliorare il suo compito di sensibilizzazione della comunità e di sempre maggiore specializzazione degli interventi, che fossero di ascolto, accoglienza, assistenza, sostegno. La Caritas ha elaborato anche un suo “metodo”, secondo l’icona del Buon Samaritano della parabola evangelica.

La preghiera di Papa Francesco per il Giubileo, recitata tutti insieme, e la benedizione hanno siglato la serata.

Adriana Letta

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