Festeggiamenti in onore di San Bartolomeo Apostolo a Cassino

San Bartolomeo: l’entusiasmo della fede.

Quest’anno alla ricorrenza di San Bartolomeo Apostolo a Cassino sono stati dedicati tre giorni di festa.
Il 23 agosto, nel teatro della chiesa, si sono esibiti i giovani del gruppo teatrale della parrocchia di S. Bartolomeo Apostolo in Cassino; i ragazzi hanno raccontato la vita di San Bartolomeo Apostolo nell’opera intitolata “Natanaele – la forza della fede”.
Il pubblico presente ha avuto la possibilità di conoscere la storia di Natanaele, ovvero Bartolomeo, la forza della sua fede e il suo cammino da evangelizzatore sempre fedele a Cristo.
Il giorno 24 agosto la Messa in onore del Santo è stata celebrata dal Vescovo mons. Gerardo Antonazzo il quale nell’omelia ha sottolineato l’entusiasmo della fede di San Bartolomeo. Richiamando il brano del Vangelo di Giovanni si è soffermato sui diversi momenti che si intervallano nel racconto. Innanzitutto la “sfida” che Filippo lancia a Natanaele: “Vieni e vedi”, non c’è nessuna insistenza per convincerlo che l’uomo di Nazareth che ha incontrato sia realmente il Messia, due semplici verbi per dire “vedi tu di persona”; dovremmo anche noi imparare a lanciare delle sfide. Poi ha parlato con entusiasmo della bellezza insita nel passo del Vangelo in cui Giovanni racconta che Gesù aveva già riconosciuto Natanaele, prima che lui avesse accettato l’invito di Filippo; di come gli va incontro dicendo “ecco un bravo israelita in cui non c’è falsità”, sicuramente si tratta uno degli elogi più belli che si possono rivolgere ad una persona. Natanaele era un bravo giovane, una persona senza falsità e alle parole di Gesù rimane meravigliato e gli domanda come mai lo conoscesse, la risposta di Gesù ci sorprende un po’ perché gli comunica di averlo visto mentre era “sotto il fico”: monsignor Antonazzo ha spiegato ai presenti che l’evangelista richiama tale albero perché produce
frutti molto dolci, così come lo è la Parola di Dio che nutre la nostra vita, ed è sotto di esso che gli studiosi dell’Antico Testamento si collocavano per leggerla, interpretarla e meditala, quindi, scopriamo che Natanaele, che non aveva mai incontrato Gesù, era però un uomo molto religioso che si soffermava spesso a riflettere sulle promesse dei profeti.
L’apostolo, a questo punto, crolla e fa la sua splendida professione di fede «Rabbì, Tu sei il Figlio di Dio, Tu sei il re d’Israele!» e siccome Gesù ha detto che in questo giovane non c’era falsità, allora quello che lui professa è la verità.
A questo punto il Vescovo ha esortato tutti i presenti a rileggersi con attenzione il brano di Giovanni che narra della storia di Natanaele, una storia di fede, la nostra fede, e di confrontarci con San Bartolomeo; cosa ci serve per vivere con entusiasmo la fede? Sono tre i punti fondamentali: il primo compito del popolo di Dio è quello di confermare la fede, ovvero ringraziare di essere cristiani, studiare come fa San Bartolomeo, soddisfare il desiderio di conoscenza dei contenuti del nostro credo; il secondo è confrontare la fede, non dobbiamo vivere in una campana di vetro, ma occorre confrontarsi con tutti gli altri, il dialogo è il processo più genuino e rispettoso per la ricerca della verità, nessuno può dire “io possiedo la verità” perché come diceva Benedetto XVI in un dialogo bellissimo “è la verità che ci possiede”, dobbiamo avere il coraggio del dialogo, il confronto apporta nuove motivazioni; il terzo verbo è testimoniare la fede, per farlo dobbiamo “rimetterci la pelle” così come fece San Bartolomeo nel suo martirio, dobbiamo metterci in gioco per amore di Cristo, il cristiano non agisce per orgoglio, ma per amore.
Alla celebrazione è seguita la processione per le vie del quartiere, quest’anno breve a causa delle condizioni meteorologiche, al rientro i presenti hanno potuto assistere ad uno spettacolo pirotecnico.
Il giorno 25 agosto si è tenuta la seconda edizione di IncontriAmici, un evento nato lo scorso anno per offrire ai bambini e ragazzi l’opportunità di trascorrere una giornata in comunione partecipando ad una serie di giochi popolari a squadre molto divertenti; un modo semplice per donare loro felicità. In serata c’è stata la “pennettata” durante la quale si sono svolte due gare per i più grandi: il mangia spaghetti e miss crostata, ai vincitori due splendidi premi.

Barbara Gentile

Foto Alberto Ceccon

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