Ferdinando Taddei da Casalattico, vescovo di Jacarezinho

Ferdinando Taddei da Casalattico, vescovo di Jacarezinho

Lucio Meglio

 

Presentiamo di seguito un estratto della recente pubblicazione sull’ultimo numero della Rivista “Studi Cassinati” della biografia del vescovo Ferdinando Taddei.

Ferdinando Taddei nacque a Casalattico (Fr) il 9 febbraio del 1867. Suoi genitori furono Sebastiano e Colomba Nota. Il giorno seguente fu condotto nella chiesa parrocchiale di San Barbato per ricevere il Santo Battesimo. Ad attenderlo c’era il parroco del paese don Antonio Vitti. La sua formazione scolastica lo vide frequentare prima le scuole del suo paese ed in seguito quelle di Alvito. Terminati i primi studi in accordo con i genitori decise di entrare nel Seminario di Sora per la formazione ginnasiale. Qui ebbe come insegnante di lettere mons. Domenico Fortuna che ne lodò fin da subito l’ingegno e l’amore per lo studio. Man mano che gli anni passavano nell’animo del giovane Ferdinando maturò sempre più la chiamata alla vita religiosa. La predisposizione all’aiuto dei più bisognosi lo portò ad avvicinarsi alla Congregazione della Missione fondata da san Vincenzo De Paoli, di cui già un suo cugino, don Antonio Nota, ne era sacerdote. Fu quest’ultimo a condurlo a Parigi dove, all’età di diciotto anni, il 1 ottobre 1883, Ferdinando entrò nel Noviziato della Congregazione. Dopo un viaggio particolarmente movimentato, il novello missionario giunse nel Collegio parigino di Rue Saint Lazare. I primi tempi non furono facili a causa della diffidenza che i compagni francesi nutrivano nei confronti del nuovo arrivato “italiano”; ma il giovane Taddei non si perse d’animo anzi lo ebbe come pretesto per dimostrare a tutti le sue qualità dedicando le sue giornate solo allo studio. In soli due mesi imparò a perfezione la lingua francese tanto che i Superiori, stupiti, ebbero a dire di lui che sarebbe stato un secondo Tommaso, in memoria del suo illustre conterraneo d’Aquino. Intanto gli anni passavano e giunse il momento della professione solenne che avvenne il 2 ottobre 1885 dinanzi al Padre Generale dell’Ordine rev. Antoine Fiat. Realizzato il sogno di essere un figlio di San Vincenzo De Paoli continuò il tempo della formazione specializzandosi nello studio della Summa Teologica dell’aquinate. Giunse il tempo di abbracciare la vita del missionario e così il 21 luglio 1889 p. Ferdinando, all’età di ventidue anni, lasciò Parigi per partire alla volta del Brasile. Inizialmente fu di famiglia nella città di Bahia, dove il 1 novembre 1890 fu ordinato sacerdote e nominato rettore del Seminario. Svolse questo incarico per tre anni, prima di esser trasferito, nel 1893, nella Casa della Misericordia di Rio de Janeiro, dove vi rimase per un paio di mesi; l’anno seguente infatti giunse nella città di Caraça dove svolse la sua attività missionaria e sacerdotale per ben diciotto anni. Nel 1913, dopo una breve parentesi nella casa St. Vincent di Rio de Janeiro, fu nominato superiore del ritiro di Curitiba dove vi rimase per oltre dieci anni. Predicò missioni al popolo, esercizi spirituali al clero ed a vari conventi di monache. Accanto all’attività di predicatore affiancò quella di scrittore producendo diverse operette di carattere spirituale. Parlava correntemente tre lingue: spagnolo, francese e latino. La sua vasta erudizione ed il suo zelo missionario, lo misero in vista di personaggi illustri del tempo; tra questi il vescovo di Curitiba mons. José de Camargo Barros che lo prese subito in stima tanto da volerlo come rettore del Seminario vescovile. Nel 1925 il presidente dello Stato del Paranà Caetano Munhoz da Rocha decise di promuovere una riforma educativa per gli Istituti ginnasiali affidandone il compito ai Missionari di san Vincenzo de Paoli. Conosciuta la fama di don Ferdinando il presidente volle conoscerlo e dopo un proficuo colloquio alla presenza del vescovo Braga, convinto delle sue capacità pedagogiche, lo incaricò di questo importante progetto. Ottenuto anche il permesso del Vicario apostolico, dal Ministero dell’Istruzione fu diffuso il decreto presidenziale con il quale si nominavano i professori ed i regolamenti del nascente Liceo ginnasiale. La nuova Istituzione scolastica contribuì a trasformare la fisionomia religiosa della capitale del Paranà, tutto per merito dell’operato del missionario proveniente dalla Valle di Comino. Per ben trenta anni il p. Taddei insegnò in questo Istituto, dedicandosi senza riposo all’educazione della gioventù tanto bisognosa di formazione cristiana. Sul principio del 1927 dinanzi la porta del Seminario di Paranà, si presentò un inviato diplomatico per consegnare una lettera al p. Taddei. Il contenuto lasciò senza fiato il sacerdote che con gli occhi gonfi di lacrime comunicò ai suoi confratelli di esser stato nominato primo vescovo della diocesi di Jacarezinho. La diocesi fu eretta il 10 maggio 1926 con la bolla Quum in dies numerus di papa Pio XI, ricavandone il territorio dalla diocesi di Curitiba, che contemporaneamente fu elevata al rango di Arcidiocesi metropolitana. P. Ferdinando accettò con profonda umiltà l’incarico a condizione di non dover rinunciare alla cittadinanza italiana alla quale egli teneva troppo. Accolta in via eccezionale la richiesta, il 29 giugno 1927 nella Cattedrale di Rio de Janeiro, alla presenza di senatori, deputati, amici e di sacerdoti provenienti da ogni parte del Brasile, in quella stessa chiesa dove più volte risuonò la sua voce, p. Ferdinando Taddei fu elevato alla dignità episcopale. La sua intensa attività apostolica non passò inosservata negli ambienti romani della Santa Sede. Il Nunzio Apostolico in Brasile, cardinale Benedetto Aloisi Masella, ne aveva grande stima. Parlando di lui a Pontecorvo lo definì come uno dei più dotti ed instancabili vescovi del Brasile. Nel 1936 mons. Taddei partì alla volta dell’Italia; vi era partito cinquantatré anni prima da semplice novizio, vi ritornò da vescovo. Giunse a Sora dove fu ospitato nell’abitazione di don Angelo Cassoni. Fu accolto con gioia dal vescovo della città mons. Agostino Mancinelli che lo ebbe in grande stima. Dopo un breve periodo di riposo nella città fluviale si recò a Roma dove strinse intimi rapporti di amicizia con il carmelitano p. Edmondo Maria Fusciardi, apprezzato archeologo, al quale aprì tutto il suo animo per tanti progetti di studi teologici e pastorali che desiderava condurre a termine. Con lui si recò prima a Torino, presso l’Istituto Cottolengo,  ed in seguito in Francia dove ritornò nell’Istituto Internazionale di Formazione S. Vincenzo de Paoli di Parigi. Tornato a Roma fu ricevuto in udienza privata dal Santo Padre Pio XII che gli impartì una speciale benedizione apostolica. Nel 1936 mons. Taddei rientrò in Brasile. Ma l’età avanzava e con essa si affacciarono i primi sintomi di quel male che giorno dopo giorno tolse le forze all’infaticabile missionario che pian piano dovette diminuire gli impegni pubblici. Trascorsi quattro anni di malattia, il 9 febbraio 1940, mons. Ferdinando Taddei all’età di 73 anni di cui 55 di professione volò in cielo tra le braccia del Padre.

 

Fonti:

Archivio Generale della Congregazione della Missione, Roma.

Meglio Lucio, Ferdinando Taddei vescovo di Jacarezinho, in: «Studi Cassinati», anno 2016, n.3.

Link alla pagina di Studi Cassinati contenente l’articolo in forma integrale  in formato testo: http://www.cdsconlus.it/index.php/2016/12/03/ferdinando-taddei-vescovo-di-jacarezinho/

numero della rivista in formato pdf (alle pp. 189-194) http://www.cdsconlus.it/wp-content/uploads/2016/12/2016-XVI-n.3-lug-sett.pdf

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