Cresime nella Parrocchia di S. Antonio

Cassino, 80 ragazzi hanno ricevuto il Sacramento nella sala del Teatro Manzoni

 

Sembra impossibile ma è vero. Le Cresime che la Parrocchia di S. Antonio da Padova in Cassino ha deciso quest’anno di celebrare non in chiesa ma nell’attiguo Teatro Manzoni, inducevano molti a meravigliarsi, ritenendo esagerata e azzardata la scelta, troppo mondana, capace di indurre alla distrazione e ad una eccessiva teatralità… In verità non è stato affatto così. Gli 80 ragazzi che si erano preparati, alcuni dei quali avevano rimandato per la pandemia, erano pronti, con le loro famiglie, ma era impossibile celebrare in chiesa perché non abbastanza spaziosa. Nel teatro, divenuto per una sera luogo sacro, in tutto il tempo, prima di cominciare e poi durante tutto lo svolgimento, il silenzio raccolto, l’attenzione e la partecipazione di cresimandi, padrini/madrine e genitori (gli unici a poter accedere all’interno del Manzoni) hanno colpito tutti, sono stati davvero esemplari. Tutto si è svolto con ordine, calma e pieno rispetto delle norme sanitarie. I ragazzi e le loro famiglie sono stati bravissimi!

Prima che iniziasse la celebrazione erano tutti ai loro posti con vicino il proprio padrino o madrina, mentre ai genitori erano riservate le file ultime, ed hanno ascoltato attentamente il parroco Don Benedetto Minchella che spiegava un’ultima volta i tempi e i modi, la divisione in tre settori perché si alzassero con ordine per andare a ricevere la Confermazione o la Comunione dalle mani del Vescovo. Poi è iniziata la Messa e dopo la liturgia della Parola, il Parroco ha invitato i ragazzi e le ragazze ad alzarsi e a rispondere alle domande poste loro e con voce unanime, forte e chiara e piena della freschezza della loro età, hanno pronunciato il loro Eccomi! e Sì, lo voglio, esprimendo così pubblicamente la propria volontà di ricevere il dono dello Spirito Santo.

Nell’omelia il Vescovo Gerardo Antonazzo che presiedeva la solenne celebrazione, ha commentato le letture del giorno, imperniate sull’amore tra uomo e donna nella creazione “l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola” (Gen 2,18-24); parole riprese da Gesù nel Vangelo (Mc 10,2-16), sottolineando la priorità della famiglia nel progetto di Dio. Unirsi nell’amore è un fatto naturale, a-confessionale, ha commentato, ed oggi Dio rinnova l’amore per voi donandovi lo Spirito Santo che rafforza l’amore. Ha fatto notare l’atteggiamento di Gesù che pone al centro dell’attenzione i bambini che molti gli portavano perché li benedicesse. “E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro”. Bene, ha detto, questi gesti ora li faremo noi qui. Una mano sulla testa significa protezione, custodia: così i padrini, mettendo una mano sulla spalla del cresimando, si fanno custodi della sua vita cristiana e per questo oggi si impegnano. Infatti alla domanda “E voi, genitori, padrini e madrine,volete accompagnare e sostenere con il vostro esempio questi ragazzi nell’impegno che oggi assumono davanti a Dio e alla sua Chiesa?”, hanno risposto “Sì, lo vogliamo”.

Subito dopo c’è stata l’imposizione delle mani per implorare la discesa dello Spirito Santo, quindi la Crismazione. Divisi in tre settori, i cresimandi si sono ordinatamente avvicinati e, uno alla volta, hanno ricevuto dal Vescovo il Sacramento della Confermazione, che porta a compimento l’opera iniziata col Battesimo. Li abbiamo visti, emozionati e compresi, comportarsi con grande serietà e compostezza. La Comunione l’hanno ricevuta solo loro dal Vescovo, mentre per gli altri presenti erano disponibili altri ministri.

Al termine della celebrazione Don Benedetto ha voluto ringraziare il Vescovo, i cresimati per il loro ottimo comportamento, padrini, madrine e genitori, le catechiste, gli scout che hanno svolto servizio d’ordine, il gestore del Teatro che ha messo a disposizione la sala e tutti coloro che hanno contribuito allo svolgimento della cerimonia. Le offerte raccolte saranno tutte per la Caritas parrocchiale che le distribuirà alle famiglie bisognose. Un grande corale applauso e l’immancabile – non facile! – foto di gruppo hanno siglato una serata bellissima, solenne e indimenticabile.

Adriana Letta

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