Capodanno parrocchiale in Sicilia

Celebrata al meglio la festa del Natale, culminata con il pranzo con i poveri in chiesa, perché non continuare a trascorrere tutti insieme il tempo che conduce all’anno nuovo? Se una parrocchia è una famiglia di famiglie, uniamoci e partiamo alla scoperta di un angolo di Sicilia. E’ così che ha fatto la parrocchia di S. Antonio di Padova in Cassino, con il suo parroco Don Benedetto Minchella, così 54 persone – famiglie, persone singole, amici – sono partite in pullman mercoledì 30 alla volta di Catania.

Dopo una giornata di viaggio e di sistemazione, pronti la mattina dopo, ultimo giorno dell’anno, per partecipare alle ore 11,00 alla solenne celebrazione di ringraziamento per la fine dell’anno con il canto del “Te Deum” e la benedizione eucaristica nella Cattedrale Sant’Agata di Catania. A presiedere la celebrazione era l’Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina, che ha salutato molto cordialmente il gruppo cassinate.

E’ stato bello e interessante che alcuni giornalisti di Telecatania, che erano lì per un servizio, si sono così incuriositi a vedere un gruppo parrocchiale che veniva da fuori sede, che hanno chiesto di intervistare il parroco e altre persone per chiedere che significato avesse fare un’esperienza fuori della propria parrocchia. Tutti gli intervistati, d’accordo, hanno evidenziato che, oltre che una bella esperienza di fraternità, questo viaggio di capodanno era anche un modo di confrontarsi con altre realtà ecclesiali e poter apprezzare ciò che altre parrocchie compiono in quei giorni tra Natale e l’inizio del nuovo anno.

La serata di fine anno è trascorsa in albergo con il tradizionale cenone, i giochi, i canti, anche qualche performance che la verve artistica ha suggerito a qualcuno, per la gioia di stare insieme serenamente e gioiosamente.

Il 1° gennaio trasferimento a Siracusa, dove il gruppo ha visitato la meravigliosa cattedrale, costruita su un tempio greco del V sec. a.C. dedicato ad Atena, ed il luogo del martirio di Santa Lucia, martire cristiana, morta durante le persecuzioni di Diocleziano a Siracusa. Nel pomeriggio Celebrazione eucaristica di Capodanno nel Santuario della Madonna delle lacrime, santuario dalla moderna architettura, molto famoso e venerato, eretto a ricordo del miracolo che vide nel 1953 lacrimare un’immagine in gesso di Maria, al capezzale di due coniugi. E infatti i cassinati hanno visto il reliquiario che conserva l’ovatta con la quale furono asciugate le prime lacrime viste uscire dal quadretto della Madonna.

Il 2 gennaio, dopo la Messa celebrata nella cattedrale di S. Nicola a Taormina, accolti con grande amabilità dal parroco, giornata di distensione, amicizia e serenità, data anche l’amenità di un paesaggio incantevole e di un tempo quasi primaverile. Il giorno dopo, partenza per tornare a Cassino, con sosta-pranzo in una località marittima della Calabria.

E’ stata, a detta di tutti, un’esperienza molto bella, che è servita a riunire persone che altrimenti sarebbero rimaste da sole a trascorrere il giorno di capodanno e famiglie che hanno così allargato il loro orizzonte, venendo a formare davvero una “famiglia di famiglie”, proprio come dovrebbe essere una parrocchia.

Adriana Letta

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