Bambini e ragazzi della catechesi pellegrini alla Porta Santa

Cassino, la parrocchia di S. Bartolomeo alla Chiesa Madre

Ancora una parrocchia cittadina che sceglie di fare il Giubileo della Misericordia nella chiesa giubilare di Cassino, la Chiesa Madre. E’ la parrocchia di S. Bartolomeo Apostolo, che sabato 30 aprile conduce i gruppi della catechesi per la Prima Comunione e per la Cresima, con catechisti e genitori. Il nutrito corteo, aperto dalla Croce portata da un ragazzo, parte dalla chiesa di Santa Scolastica, annessa al monastero benedettino femminile, e a piedi raggiunge la vicina Chiesa Madre. E’ uno spettacolo vedere circa un centinaio di bambini e ragazzi che, al seguito del Parroco, Padre Eder, percorre il cammino pregando, ascoltando le spiegazioni e rispondendo alle litanie.
Giunti alle sorgenti del Gari, di fianco alla chiesa, si fermano per compiere il rito del rinnovo delle promesse battesimali, la scelta di vita di rinunciare alle seduzioni del male per appartenere a Cristo. Ricordare il proprio Battesimo, quando l’acqua purificatrice ci mondò dal peccato originale, mentre si sente il rumore dell’acqua che sgorga dalla sorgente, fa subito pensare all’analogo rito che in Terra Santa si fa presso il fiume Giordano, facendo memoria del Battesimo di Gesù, così che il momento assume una suggestione davvero forte.

Prima di procedere per entrare in chiesa attraverso la Porta Santa che simboleggia Cristo, Padre Eder spiega come si deve fare e i ragazzi ascoltano con attenzione. Ed ecco il passaggio per la Porta Santa che, aiutati dalle catechiste, attraversano toccando con devozione le croci sugli stipiti. Appena entrati, altro “segno” è fare il segno di croce avendo attinto l’acqua santa e anche qui il parroco ed i catechisti aiutano a compiere bene il gesto distintivo dei cristiani. Certamente questi particolari, vissuti con molta serietà, resteranno per sempre nel ricordo di bambini e ragazzi.

Una volta entrati tutti in chiesa, sono circa le 16, Padre Eder guida la preghiera comunitaria, Salve Regina, Pater Ave e Gloria, il Credo apostolico e la preghiera composta da Papa Francesco per il Giubileo, arricchendo di spiegazioni ogni passaggio, per far sì che i giovanissimi comprendano bene e ricordino quanto stanno compiendo e vivendo. Anzi, mostrando il grande cartello che in chiesa è esposto per ricordare i punti cardine di questo Anno Santo straordinario della Misericordia che invita tutti ad essere “Misericordiosi come il Padre”, mostra e legge le sette opere di misericordia corporale e le sette opere di misericordia spirituale che siamo invitati a compiere in modo particolare e con consapevolezza in questo anno; e infine spiega i cinque verbi che la Chiesa italiana ha fatto propri, sulla scia di Papa Francesco: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare.

Al termine di questo momento semplice ma intenso, il Parroco, dopo aver ringraziato Don Salvatore Papiro, parroco ospitante, impartisce la benedizione finale e riconsegna ai genitori i loro figli perché li riaccompagnino a casa, conservando nel cuore la gioia ed il ricordo di questa straordinaria esperienza vissuta.

Adriana Letta

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