La festa di S. Lorenzo a Isola del Liri

La grande festa di San Lorenzo martire ad Isola del Liri

Spente le luci e i suoni della ricca e lunga festa in onore del SS. Crocifisso, la seconda domenica di luglio, Isola del Liri non ripiomba nel silenzio e nella noia, ma da quattro anni è ripresa la tradizione di celebrare in modo degno e riconoscente il suo Patrono, il giovane diacono Lorenzo. La chiesa parrocchiale, a Lui intitolata fin dai tempi della sua costruzione ai piedi del Castello, diventa così il centro propulsore di tutto il quartiere con il suo Comitato che di anno in anno prende forza e vigore. Ed è proprio il Comitato, sollecitato e guidato da don Alfredo, ad organizzare i due giorni di festa, il 9 e 10 agosto, secondo una formula già collaudata ma sempre innovativa. Anche quest’anno sono stati i ragazzi a dare il via alla festa con i loro giochi svolti sul selciato di via Cascata chiusa al traffico e quindi calpestabile in tutta libertà: si sono sfidati coi palloncini d’acqua trovando refrigerio nell’afa del pomeriggio, prima di godersi, seduti proprio ai piedi della Cascata, la golosa Pizza e Nutella offerta da Don Anto’, la famosa pizzeria all’angolo. Ma ci si era, già, preoccupati di far loro conoscere questo giovane Santo, la sua forte fede e la sua salda carità, la sua ironia e la sua capacità di gestire situazioni difficili. Un testimone da imitare.

Questa storia si è fatta preghiera nella solenne Messa serale, presieduta dal parroco e “servita”, quest’anno, da ben quattro diaconi in dalmatica rossa. Sì, perché accanto a Loreto e Gianni, diaconi della parrocchia, hanno risposto all’invito don Antonio Carnevale da Sora e don Marcello Giannetti da Fontana Liri, che hanno servito all’altare e accompagnato il percorso della breve ma suggestiva processione, intrecciando canti e preghiere.

Al rientro in chiesa, l’atmosfera di fede si è ammantata di poesia, perché quest’anno si è voluto esaltare la notte di S. Lorenzo che da sempre invita ad alzare lo sguardo verso il cielo stellato. Il prof. Carlo Giovannone, partendo dalla famosissima lirica di Pascoli “10 agosto” declamata da lui stesso, ha introdotto le “voci” di Marilina Rinaldi, Cristina Piedimonte, Davide D’Orazio, Sandra Pantanella e Roberto Piacenza, che hanno letto versi di Alice Costa, Enzo Gioitta, Hegel, Alda Merini e Trilussa, fondendole con le note dell’organo suonato dal giovane Matteo Di Palma.

La giornata di sabato è stata ricca di eventi, a partire dalla concelebrazione mattutina con i due sacerdoti del Camerun, don Etienne Engamba Sazang e don Bertin Roger Oka’a, che nell’omelia ha sollecitato i fedeli a uniformare la loro vita cristiana agli insegnamenti e sull’esempio di Lorenzo. E chi porta quel nome di Lorenzo o Lorenza ha ricevuto una benedizione particolare.

La festa è ripresa nel pomeriggio, quando i vicoli e le piazze del quartiere si sono animate, diventando salotto, mercatino, tendone da circo, tavola imbandita, suggestivo spazio per la musica e accogliente stand di beneficenza. Così per tutta la sera fino a notte fonda quando il falò ha acceso la Cascata e le scintille infuocate si sono andate a mescolare con le stelle del cielo.

Luciana Costantini

foto Rosalba Rosati

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