26 Luglio 2017 – Mercoledì – sedicesima settimana del Tempo Ordinario

Vangelo del giorno: Mt 13,1-9
                            Parola del giorno:Chi ha orecchi, ascolti
Il detto antico: non c’è più sordo di chi non vuol sentire,
con Gesù diventa invito all’accoglienza:
poiché hai le orecchie,
usale per ascoltare e per comprendere,
per dare il frutto che il Signore da te si aspetta
dalla parola che ha seminata nel tuo cuore;
e non accampar scuse senza senso
di strada e spine, di uccelli rapaci o anche di sassi,
se queste sono poste solamente
a difesa del tuo disimpegno
o a giustificare la tua distrazione.
La sua proposta è semplice, non devi fare molto
perché al seme e alla semina provvede Dio per te:
lo sparge in abbondanza e da te si aspetta
che porti frutto pieno quello che arriva a te.
Da parte sua è sicuro che il successo ci sarà
se, senza troppe scuse, saprai coltivarlo
con gioia ed umiltà
senza lasciarti andare
a tanti se e ma.
 È chiaro o no?
   
Dal Vangelo secondo Matteo
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».

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