16 Agosto 2017 – Mercoledì – diciannovesima settimana del Tempo Ordinario

Vangelo del giorno: Mt 18,15-20
    Parola del giorno: “Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo”
Giustizia e tenerezza, rigore e discrezione,
più che compagni di lotta camminano a braccetto
quando si tratta di salvare
il rapporto con un fratello nella vita e nella fede.
Il tentativo, fatto di dialogo d’amore e verità,
può portare riconciliazione e perdono, se da un lato
chi ammonisce non aggiunge la sua ira alle parole,
e nel rimprovero non dà spazio alla vendetta personale.
Se tutto ciò che si riesce a dire
vien detto per amore e nell’amore,
quasi piangendo per il peccato altrui, come fosse proprio,
allora il fratello potrà avere l’occasione
di riflettere sull’errore e sul perdono,
sulla colpa commessa e sulla tenerezza ricevuta,
e – se lo vuole – capirà che la bilancia della carità
riesce a pesare un grammo di perdono,
mentre se si usa altra misura il peso è di montagne di odio,
che – messe sul piatto del confronto –
finiscono in fumo, come nebbiolina all’aurora.
   
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te,
va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà,
avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà,
prendi ancora con te una o due persone,
perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.
Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità;
e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano
e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete
sulla terra sarà legato in cielo, e
tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra
si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa,
il Padre mio che è nei cieli gliela concederà.
Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome,
lì sono io in mezzo a loro».

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