Pontificale di Natale nella Basilica Concattedrale di Aquino

Come da tradizione, il Vescovo presiede la Santa Messa in Basilica

Solenne il Pontificale di Natale celebrato dal vescovo Gerardo Antonazzo nella Basilica Concattedrale di Aquino il 25 dicembre alle 9.30, per celebrare la nascita di Gesù. Con lui sull’altare l’Arciprete Parroco Don Tommaso Del Sorbo e i diaconi Marcello Di Camillo e Tonino Calcagni. La Corale parrocchiale animava la liturgia. C’era attenzione e raccoglimento in tutti, anche in chi rappresentava istituzionalmente la città: il Sindaco dott. Libero Mazzaroppi ed altre autorità civili e militari. Negli occhi di tutti, discreta ma reale, una forma di gioia festosa, perché a Natale è proprio così.

E allora è stato proprio il Vescovo Gerardo, rifacendosi al passo del Vangelo di Luca proclamato durante il Solenne Pontificale, a ricordare a tutti con realismo che l’atteggiamento di Maria, quel suo turbamento, era celato nel suo cuore, chiuso, serrato a chiave, la chiave dell’Amore di Dio, che aveva prescelto la fanciulla Maria per essere la Madre del Salvatore. I pastori, o meglio mercenari, prezzolati, ha sottolineato il vescovo Gerardo, sono motivati dagli Angeli ad incontrare il Signore. I pastori avrebbero potuto anche rinunciare perché non c’era nulla di strano in un bambino nato al di fuori della Città di Betlemme e, per giunta, in una grotta. Ma essi si fidano dell’Angelo e si incamminano per incontrare il Signore Gesù. Quella fiducia dei pastori, ha concluso il vescovo, sia la nostra fiducia nei confronti del Signore che ci ama e ci ha amato così tanto al costo di offrire la Sua vita per la nostra salvezza.

Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Parroco Don Tommaso ha voluto pubblicamente ringraziare il Vescovo per la sua presenza ed ha portato a lui e alla comunità parrocchiale gli auguri più affettuosi e la preghiera di Mons. Mario Milanese, arciprete parroco emerito della Concattedrale di Aquino.

Infine il Vescovo ha cordialmente ringraziato e salutato le autorità presenti ma anche tante persone comuni.

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Andrea Marinelli

 

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